Bloc friday contro Amazon: «Inquina quanto il Portogallo»
Sono 55.8 i milioni di tonnellate di gas serra emessi dal web service, secondo Attac. In Francia, 3 mln di prodotti nuovi distrutti nel 2018
PARIGI. In Francia, il bersaglio ieri è stato in particolare Amazon: manifestazione a Clichy di fronte alla sede francese del gruppo di Jeff Bezos, blocco di due entrate di un magazzino a Saint-Priest (Rodano) da parte di un gruppo di Extinction Rebellion e di quello di Bretigny-sur-Orge, occupazione di un rond-point vicino a Douai (Nord) con lo slogan «Amazon distrugge l’occupazione e il clima».
A STRASBURGO dispiegato uno striscione «Black Friday negativo per il clima», a Rennes manifestazione di fronte alla Galeries Lafayette, die-in a Saint-Etienne, mentre in Germania c’è stato uno sciopero contro i salari bassi di Amazon, in Gran Bretagna i manifestanti hanno lanciato lo slogan «Buy nowt Friday» (gioco di parole tra «now» e «not») contro l’invito «Buy now» presente dappertutto per promuovere la giornata nera del consumo, catena umana a Maastricht in Olanda, molti sit-in, manifestazione di Greenpeace a Madrid, a pochi giorni dall’avvio della Cop25. Reazioni diverse della polizia in Francia: violente a Saint-Priest e negli altri posti dove c’è stato un blocco dell’attività di Amazon, meno in altri luoghi dove la protesta era più classica. La reazione della polizia stupisce, perché la ministra della Transizione ecologica, Elisabeth Borne, ha denunciato gli effetti negativi sull’ambiente delle eccessive promozioni al consumo, ricordando che l’anno scorso nel Black Friday era stato consegnato un milione di pacchi nella sola Parigi e quest’anno il Comune se ne aspettava 2,5 milioni, cioè 10 volte una giornata normale. A Parigi si prepara la controffensiva. La sindaca, Anne Hidalgo, propone due misure: imporre attraverso un «canone» il principio inquinatore-pagatore e limitare gli orari di consegna, attraverso un sistema di prenotazioni.
AMAZON IN EUROPA è diventato il simbolo negativo di una corsa senza senso all’iper-consumo, senza rispettare i diritti fiscali, sociali e ambientali. La denuncia viene da «Il mondo secondo Amazon», un rapporto di Attac, pubblicato all’inizio della settimana. La società di Bezos è accusata di essere responsabile di «uno spreco enorme di risorse e di terre». Di mettere i dipendenti sotto sorveglianza, di distruggere gli invenduti (3 milioni di prodotti nuovi distrutti in Francia nel 2018). Secondo i calcoli di Attac, Amazon nel 2018 ha dissimulato il 75% del suo fatturato in Francia, e realizzato una evasione fiscale massiccia, che la legge sulla tassa Gafa (Google, Apple, Facebook, Amazon) riesce solo a sfiorare. Amazon Web Services ha emesso 55,8 milioni di tonnellate di gas a effetto serra l’anno scorso, tanto quanto il Portogallo. Inoltre, anche se le regioni fanno a gara per accogliere l’insediamento di magazzini Amazon sperando di rilanciare l’occupazione, Attac rivela che per un posto di lavoro creato dalla società statunitense ne vengono distrutti due preesistenti: se ne sarebbero persi 7901 in Francia secondo Attac (Amazon impiega qui 9300 persone).
* Fonte: Anna Maria Merlo, il manifesto
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È UNA flessibilità… molto rigida quella che ci è stata concessa dal vertice europeo. Quantificabile in circa 2-3 miliardi in più a disposizione nel 2015 e in un processo di riduzione del debito più lento negli anni successivi, a condizione però di attuare riforme importanti del lavoro, della pubblica amministrazione o dell’istruzione