Open Arms: «A bordo situazione sempre più critica. L’Europa si vergogni»

Open Arms: «A bordo situazione sempre più critica. L’Europa si vergogni»

Loading

«La situazione a bordo sta diventando critica e anche il più piccolo cambiamento ormai può creare dei problemi», avverte Riccardo Gatti. Il presidente di Open Arms Italia segue da Lampedusa l’odissea che è costretta a vivere la nave della ong spagnola bloccata al largo con 151 migranti a bordo dal divieto del ministro dell’Interno Matteo Salvini di entrare nelle acque territoriali italiane. Martedì sera a dare aiuto all’equipaggio sono arrivati uno psicologo e un mediatore culturale inviati da Emergency. E ieri è stata richiesto il permesso di evacuare una bambina di appena 9 mesi, Isa, con problemi respiratori. «Si è aggravata negli ultimi due giorni e con lei sbarcherebbero anche la mamma e il gemello, Moussa. Ma anche questa operazione rischia di diventare un problema», prosegue Gatti. «Ogni volta che qualcuno viene evacuato tra i migranti scoppiano delle risse, che poi puntualmente vengono sedate ma diventano sempre più violente. Abbiamo un ragazzo con un ematoma a un occhio. Non capiscono perché loro non possano scendere a terra».

Alcuni migranti hanno cominciato a rifiutate il cibo, una sorta di sciopero della fame spontaneo. «Un gesto disperato frutto della depressione», spiega Gatti. «Alcuni di loro ci hanno detto che preferirebbero tornare in Libia e morire piuttosto che restare sospesi come accade adesso». A rendere più complicate le cose ci sono poi le previsioni meteo che per oggi annunciano un peggioramento delle condizioni del mare con onde alte fino a due metri e mezzo. «Abbiamo chiesto all’Italia il permesso di entrare almeno per ripararci sottocosta, ma ci è stato negato», conclude Gatti.

Intanto siamo arrivati al dodicesimo giorno senza che si veda una possibile soluzione.
Quello che sta accadendo è vergognoso, anche per come si sta comportando l’Europa con la Commissione europea che da quattro o cinque giorni dice che sta aspettando che qualche Stato si faccia avanti. Sono già nove gli sbarchi effettuati con questa dinamica: prima si vieta il porto, poi la Commissione inizia i negoziati e infine avviene lo sbarco. Ormai è una dinamica conosciuta. Stavolta però la Spagna sta facendo la stessa politica di Salvini: siccome vuole che anche i migranti che arrivano da Ceuta e Melilla vengano distribuiti in Europa, non interviene sulla Commissione europea.

Madrid ha respinto anche la richiesta del vostro comandante di accogliere i minori che avete a bordo.
Chi l’ha detto è il ministro Abalos, che ha un modo di ragionare salviniano. L’altro giorno ci ha definiti dei finti umanitari.

Il ministro Salvini dice di lavorare per evitare che voi o la Ocean Viking possiate sbarcare.
Salvini dice sempre di essere al lavoro, poi le persone sbarcano lo stesso perché non lo può evitare e perché è previsto dalla normative internazionali.

Ormai però per una parte dell’opinione pubblica ong e trafficanti di uomini sono praticamente la stessa cosa. Come risponde?
E’ come quando affiancano i clandestini ai terroristi. Sono anni che sentiamo queste falsità. E’ il modo in cui i sovranisti fanno politica, uno schema sempre uguale a prescindere da chi lo usa, che può essere Bolsonaro, come Trump o Salvini. I risultati li vediamo tutti. Se ne è accorto anche Richard Gere: lui ama molto l’Italia ma ha detto che da due anni qualcosa è cambiato. E questa è una cosa che a noi, come difensori dei diritti umani, fa rabbia e tristezza perché non difendiamo soli i diritti dei migranti ma quelli di tutti e vediamo come le persone vengono prese in giro facendogli credere, appunto, che non c’è nessuna differenza tra ong e trafficanti di uomini. Oggi hanno trovato un gommone con a bordo due migranti, uno dei quali morto. Il Mediterraneo centrale è il mare più militarizzato al mondo e non è possibile che nessuno sapesse che si trovavano lì. Prima o poi i responsabili di queste sofferenze saranno chiamati a rispondere di quanto hanno fatto.

MORTO DI STENTI SUL GOMMONE L’immagine, drammatica, rappresenta bene una delle tante tragedie del Mediterraneo. Due migranti a bordo di un piccolo gommone senza acqua né cibo, il corpo ormai senza più vita di uno è steso su fondo dell’imbarcazione blu mentre il suo compagno è inginocchiato accanto a lui. A riprendere la scena è stato un elicottero maltesi impegnato nel salvataggio. L’unico sopravvissuto, probabilmente un giovane originario dell’Eritrea e dell’apparente età di 20 anni, è stato trasportato a Malta e ricoverato in rianimazione. Presenta profonde ustioni causate dal sole ed è in uno stato di grave disidratazione.

* Fonte: Carlo Lania, IL MANIFESTO



Related Articles

Vertice Ue: l’ingombrante Mrs.Brexit

Loading

Consiglio europeo. Londra vuole contare su tutti i fronti e non cedere nulla. I 28 discutono di sicurezza, immigrazione, difesa, commercio internazionale. Avvertimento alla Russia per Aleppo, ma per il momento escluse nuove sanzioni. La firma del Ceta in forse. Draghi conferma il QE.

Unione europea: La politica non è morta

Loading

Un seggio delle primarie del Pd. Roma, 2 dicembre 2012 Un seggio delle primarie del Pd. Roma, 2 dicembre 2012

La vittoria di Pierluigi Bersani alle primarie del Pd sembra contraddire la tendenza al declino dei tradizionali sistemi di rappresentanza. Ma in Europa la crisi dei partiti continua.

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment