Lutto nella Fiom. Scompare Bruno Papignani, sindacalista fino alla fine
Se n’è andato lottando fino in fondo, Bruno Papignani. Come ha fatto per tutta la vita e in ogni singola vertenza. Una vita passata nella Fiom, partendo da operaio di quella Breda Menarini autobus che è stata la sua ultima battaglia – sarebbe bello se in suo nome fosse fatto qualcosa per ridare lavoro alla storica azienda bolognese – diventando delegato di fabbrica e poi pian piano fino alla segreteria cittadina, regionale e i ruoli nazionali degli anni con la lunga e vittoriosa battaglia in Fincantieri per un contratto nazionale dignitoso sul tema degli appalti.
A Bologna era ed è un’istituzione. Fisico possente e lingua tagliente, era conosciutissimo e amatissimo da lavoratori e giornalisti, sempre disponibile ad aiutare e spiegare.
Proprio a Bologna incrociò Maurizio Landini di cui divenne amico fraterno, non solo di battaglie sindacali.
L’amatissima Fiorella gli è stata accanto sempre e comunque, non mancando di prenderlo in giro – «Bruno, ades basta» – con quel fare bonario che contraddistingue i bolognesi.
Negli ultimi mesi la sua lotta contro una malattia rara quanto spietata – la fibrosi polmonare – lo aveva costretto nel letto d’ospedale. Incessante il flusso di amici, sindacalisti e lavoratori che lo andavano a trovare.
Continuava a comunicare con tutti con Facebook – strumento scoperto e subito abusato in allegria – ed aveva fatto nascere una Associazione pazienti fibrosi polmonare (Apfp) a cui ha devoluto i proventi del libro di racconti di infanzia del suo amato appennino bolognese, “Il canto del Cutimone”, concentrati a Baigno, frazione della casa di famiglia. In una delle ultime interviste spiegava: «La Fiom mi ha insegnato che non esistono soluzioni improvvise e miracolose, bisogna come sempre lottare anche quando le probabilità di vincere sono limitate».
La camera ardente sarà allestita lunedì dalle 9,30 alle 12,30 alla Camera del lavoro di Bologna. I funerali si svolgeranno alle 14 alla chiesa del Sacro cuore immacolato di Maria a Borgo Panigale.
* Fonte: Massimo Franchi, IL MANIFESTO
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