Diritti umani. L’ONU: «Negli Usa migranti detenuti in condizioni sconvolgenti»
NEW YORK. Michelle Bachelet, alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, in un comunicato si dice inorridita dalle condizioni in cui sono detenuti rifugiati e migranti, inclusi i bambini, dopo essere entrati negli Stuti Uniti attraversando il confine meridionale con il Messico. Bachelet ha aggiunto che i bambini non dovrebbero mai essere separati dalle famiglie o trattenuti per immigrazione, pratiche che sotto l’amministrazione Trump sono diventate prassi comune.
«Come pediatra, ma anche come madre ed ex capo di Stato – ha dichiarato Bachelet – sono profondamente scioccata dal fatto che i bambini siano costretti a dormire sul pavimento in strutture sovraffollate, senza accesso a un’assistenza sanitaria o alimentare adeguata e con condizioni igieniche inadeguate. Detenere un bambino anche per brevi periodi in cattive condizioni può avere un grave impatto sulla sua salute e sullo sviluppo». L’alto commissario ha ricordato che gli organismi Onu che si occupano di diritti umani hanno fatto sapere che la detenzione di minori migranti costituisce un trattamento crudele, inumano e degradante vietato dal diritto internazionale.
Riguardo gli adulti Bachelet ha proseguito: «Qualsiasi privazione della libertà di migranti e rifugiati dovrebbe essere una misura di ultima istanza, per un periodo più breve possibile, con le dovute garanzie per un giusto processo e in condizioni che soddisfino tutti gli standard internazionali sui diritti umani». E se gli Stati hanno la prerogativa di decidere le condizioni di ingresso e soggiorno di cittadini stranieri, le misure di gestione delle frontiere devono rispettare gli obblighi in materia di diritti umani e non essere basate su politiche che mirano solo all’individuazione, detenzione ed espulsione rapida di migranti irregolari.
La dichiarazione di Bachelet arriva pochi giorni dopo la pubblicazione di un rapporto sulle condizioni del centro di detenzione al confine col Texas da parte dei controllori del Dipartimento della sicurezza nazionale Usa, dove si conclude che la situazione «urgente» richiede «attenzione e azioni tempestive», e si consiglia il governo di «prendere provvedimenti immediati per alleviare il pericoloso sovraffollamento e la detenzione prolungata di bambini e adulti». Secondo l’Associated Press, il rapporto include nuovi dettagli sui centri della valle del Rio Grande e si afferma che almeno tre strutture hanno negato ai bambini l’accesso alle docce, che «alcuni bambini sotto i 7 anni sono stati trattenuti nei centri per più di due settimane e le celle erano così anguste che gli adulti sono costretti a stare in piedi per giorni».
Nonostante le evidenze nel rapporto, Trump ha incolpato i media mainstream, accusandoli di «scrivere notizie fasulle ed esagerate». E i funzionari del Dipartimento per la sicurezza interna hanno difeso le condizioni dei centri. Ma il Segretario provvisorio per la sicurezza interna, Kevin McAleenan, in un’intervista a Abc news ha definito la situazione «straordinariamente impegnativa».
Bachelet ha invitato gli Usa a far fronte alle cause che costringono i migranti a lasciare le loro case (insicurezza, violenza sessuale e di genere, discriminazione, povertà, degrado ambientale…). Il Dipartimento per la sicurezza interna ha risposto facendo sapere di avere aggiunto al confine tre tende con una capacità di circa 2000 detenuti per smaltire il sovraffollamento dei centri.
* Fonte: Marina Catucci, IL MANIFESTO
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