Decreto sicurezza. Il prefetto di Siracusa vieta i cortei operai: non si può protestare

Decreto sicurezza. Il prefetto di Siracusa vieta i cortei operai: non si può protestare

Loading

Vietato protestare a Siracusa. Almeno fino al 30 settembre. Cassaintegrati, precari o lavoratori che intendessero farlo per difendere posti e diritti dovranno tenersi lontano dal petrolchimico, dai piazzali delle raffinerie, da bivi e rotatorie che portano nelle fabbriche. Per il prefetto Luigi Pizzi l’area industriale deve rimanere libera. Anche perché, e tra le motivazione è quella più incredibile, «le manifestazioni in argomento assumono ulteriori profili di criticità per l’ordine e la sicurezza pubblica, anche in considerazione della ormai avviata stagione primaverile-estiva».

Insomma, agli occhi dei turisti bisogna nascondere il disagio sociale. Ecco dunque il divieto a tempo. Per Cgil Cisl e Uil l’ordinanza firmata qualche giorno fa è «un segnale pesante di limitazione della libertà dei lavoratori a poter scioperare». Richiamando la «circolare diramata dal capo di gabinetto del ministero dell’Interno», il provvedimento del prefetto prevede che sull’ex statale 114 non ci potranno più essere «assembramenti di persone e automezzi» per evitare «ritardi nelle forniture di carburante ai porti e agli aeroporti della Sicilia orientale», «il rischio per la sicurezza degli impianti, che richiedono costante manutenzione e non consentono ritardi agli ingressi» e «il diritto alla libertà d’impresa».

Roberto Alosi (Cgil), Stefano Munafò (Uil) e Paolo Sanzaro (Cisl) parlano di «pericolosa deriva regressiva dei diritti dei lavoratori e delle libertà sindacali». Pippo Zappulla e Antonino Landro, di Art.Uno, definiscono il provvedimento «un sintomo, che rischia di essere inquadrato in un clima di crescente tensione nel Paese sul terreno delle libertà civili e sociali». «Mai nella storia sindacale della zona industriale di Siracusa, neanche nei momenti di scontri sociali più duri, si sono assunti provvedimenti restrittivi e così forti e gravi», accusa Zappulla .

Secondo il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro, è evidente che si respira aria di limitazione delle libertà democratiche, o perlomeno di tentativi in questa direzione che ovviamente saranno contrastati dalla società democratica, come per ultimo dimostrato nel caso della professoressa di Palermo, ‘rea’ di avere garantito la libertà di pensiero e di espressione dei suoi alunni e per questo sospesa».

Pagliaro evidenzia che «il caso di Siracusa e quello della docente palermitana sono due episodi gravissimi, dallo spiccato sapore intimidatorio». «Noi – aggiunge – siamo con i lavoratori che legittimamente protestano nel rispetto delle leggi vigenti e siamo con la professoressa Dell’Aria che si è fatta solo garante della libertà di opinione ed è rimasta vittima di un clima di repressione che si spinge fino alla contestazione delle legittime opinioni e di chi ne garantisce l’esercizio».

Il prefetto però difende la sua ordinanza: «Non comprime in linea generale il diritto o la libertà di manifestazione mira esclusivamente a tutelare la sicurezza pubblica, degli impianti industriali e della circolazione veicolare e solo in quell’area della provincia». E richiama il decreto Salvini: «Anche in passato, come più di recente quel tipo di manifestazione ha dato luogo a consistenti rallentamenti, determinando veri e propri blocchi stradali, sanzionati dal decreto sicurezza». Ma la Cgil insiste. «E’ un chiaro attacco alla libertà dei lavoratori, garantita dalla Costituzione, di manifestare e unitariamente – afferma Pagliaro – Stiamo valutando la possibilità di ricorrere contro il provvedimento».

* Fonte: Alfredo Marsala, IL MANIFESTO



Related Articles

Posti di lavoro e Innovare è l’ora dell’Industrial Compact

Loading

 Dopo il fiscal compact sarebbe arrivata l’ora di un industrial compact, di un pacchetto di misure che abbia al centro la salvaguardia e il rilancio dell’industria europea. A immettere nell’agenda della campagna elettorale italiana quest’ipotesi è stato il sottosegretario agli Esteri del governo Monti, Marta Dassù, in occasione di un confronto pubblico a Milano con il presidente dell’Europarlamento, il tedesco Martin Schulz.

Un Pd senza compromessi

Loading

Articolo 18. «La mediazione va bene, ma non a tutti i costi». E Renzi concede poco o nulla alle minoranze del partito. D’Alema attacca: non si governa con gli spot. Bersani accusa: metodo Boffo contro chi non è d’accordo

“La Russia unico fornitore sicuro in arrivo il boom delle auto a gas”

Loading

Miller (Gazprom):”Nel 2011 prezzi in crescita del 25%”. L’Europa deve ripensare le sue idee sulla sicurezza, per ridurre la dipendenza dalla cattiva Russia si affida a paesi instabili come la Libia. Alla presentazione del progetto a Bruxelles Scaroni prima non voleva venire, poi ha insistito per parlare. Un cambiamento straordinario

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment