Il Congresso mette fine alla partecipazione USA nella guerra in Yemen

Il Congresso mette fine alla partecipazione USA nella guerra in Yemen

Loading

NEW YORK. La Camera degli Stati uniti ha approvato la risoluzione che mette fine alla partecipazione statunitense alla guerra in Yemen e all’appoggio americano alla coalizione sunnita a guida saudita, denunciando la campagna di bombardamenti dei Saud, accusati di aver aggravato la già grave crisi umanitaria dello Yemen.

Dopo il voto la Camera ha inviato a Trump la misura approvata: si prevede che il tycoon per bloccarla porrà il secondo veto della sua presidenza.

Il voto è stato in gran parte un riflesso di una situazione delicata e complicata dove entrambi i partiti si devono confrontare con i rapporti più che amichevoli intrattenuti da Trump con l’Arabia saudita. E ha dimostrato quanto democratici e repubblicani siano divisi su come rapportarsi ai sauditi e alla loro guerra ai ribelli Houthi dello Yemen. Il tutto reso è ancora più complicato dall’uccisione del giornalista Jamal Khashoggi, un reato del quale i membri di entrambi i partiti ritengono responsabile il principe ereditario Saudita Mohammed bin Salman.

La partecipazione statunitense al conflitto interno dello Yemen era iniziata durante l’amministrazione Obama, intesa come sforzo americano di condividere informazioni e fornire supporto logistico (incluso i rifornimenti aerei) alla coalizione guidata dai sauditi. Nonostante alla fine dello scorso anno Trump avesse interrotto i rifornimenti, la sua amministrazione ha sempre difeso il sostegno all’Arabia saudita, inclusa la vendita di armi, declinandola come una mossa necessaria contro l’influenza dell’Iran nella regione.

Il mese scorso il Senato Usa aveva votato a favore dell’uscita dal conflitto yemenita, con il voto di tutti i democratici e l’appoggio di sette repubblicani in disaccordo con il partito, in special modo con il proseguimento del commercio di armi con i sauditi. I precedenti tentativi del Congresso di limitare il supporto statunitense alla coalizione a guida saudita in Yemen erano falliti, ma l’omicidio di Khashoggi ha scosso una manciata di legislatori repubblicani fino a farli esporre direttamente riguardo la relazione del loro presidente con l’Arabia saudita.

Con la prevedibile conferma della Camera ora tutto il Congresso è su una posizione opposta a quella del presidente e accade per la seconda volta in un mese: Trump, così come ha fatto per il voto negativo del Congresso riguardo la costruzione di un muro al confine con il Messico, se vorrà mantenere intatte le sue posizioni non potrà fare altro che ricorrere all’uso del veto, continuando a creare un precedente per ogni futura presidenza.

Questa vicenda conferma la posizione di Trump nuovamente isolato dal partito repubblicano e ciò viene puntualmente evidenziato ogni qual volta i suoi interessi personali entrano in gioco, che questi riguardino il suo personale rapporto con l’elettorato (come nel caso del muro con il Messico) o le sue relazioni e affari privati con i sauditi.

* Fonte: Marina Catucci, IL MANIFESTO

photo: La Casa Bianca di Washington, DC [Pubblico dominio]



Related Articles

Hollande: “Basta rigore, pensiamo alla crescita”

Loading

“Un risultato storico”, e il candidato Ps vuole rinegoziare il fiscal compact.  Ma l’insieme della sinistra ha ottenuto numeri inferiori a quelli dei pronostici. L’obiettivo è recuperare quel voto popolare che si è schierato con l’estrema destra

Noam Chomsky: «L’America fondata sulla schiavitù, i neri repressi da 400 anni»

Loading

«La criminalizzazione della vita degli afroamericani è una politica premeditata, dagli Stati del sud del XIX secolo a Reagan. Alla protesta di questi giorni aderisce anche buona parte dei bianchi, in alcuni settori della popolazione sono stati fatti seri passi avanti»

F35, un affare globale. Anzi locale

Loading

Il libro di Fran­ce­sco Vignarca, F35 – L’aereo più pazzo del mondo (Round Robin, pag. 144, euro 13) offre una siste­ma­tiz­za­zione delle infor­ma­zioni e un’analisi cri­tica sulla vicenda dei cacciabombardieri

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment