Sabato a Roma gli antirazzisti in piazza contro il decreto Salvini

by Rachele Gonnelli * | 7 Novembre 2018 10:08

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Sarà un pacco, un regalo graziosamente rispedito al mittente con la grande manifestazione di sabato prossimo a Roma, il decreto Sicurezza. Con o senza la copertura, l’ombrello, della fiducia. Gli effetti del decreto 113, già in vigore dal 5 ottobre e che in questi giorni sarà convertito in legge, impiegheranno un po’ di tempo a dispiegarsi nella loro negatività, ma mentre si vanno moltiplicando gli appelli per l’incostituzionalità e le iniziative spontanee dei Comuni che non intendono adeguarsi all’azzeramento degli Sprar e dei diritti degli asilanten, la mobilitazione dal basso contro le politiche securitarie e razziste del governo gialloverde sta crescendo e così anche l’appuntamento di sabato 10 novembre.

Sono stati organizzati pullman da 58 città e le adesioni all’appello iniziale – lanciato in una assemblea che si è tenuta a Milano a settembre a seguito delle manifestazioni spontanee di Catania e Ventimiglia per l’apertura di porti e confini con la Francia – sono diventate 400, sia di realtà nazionali che locali. Con lo slogan, che probabilmente sarà nello striscione di testa: «Uniti e solidali contro il governo e il razzismo del decreto Salvini».

ADERISCONO comitati antirazzisti appena nati e associazioni storiche come Oxfam, ActionAid e Un Ponte Per, o la sezione italiana dell’ong spagnola Proactiva Openarms, impegnata con le sue navi nei salvataggi a mare dei migranti. Ci saranno I Sentinelli di Milano, promotori della grande manifestazione antirazzista del mese scorso a Milano, che nel frattempo stanno «figliando» associazioni gemelle a Catania, a Roma e, ultima nata, a Macerata. Ci saranno i friulani che domenica scorsa hanno portato in piazza 15 mila persone a Trieste e molti centri sociali del Nord-Est e delle Marche. Ma anche di Napoli (Insurgencia e ex Opg Je so’pazz), città da cui potrebbe arrivare anche il sindaco Luigi De Magistris, tra le personalità che aderiscono a titolo personale.

In piazza – il corteo seguirà il percorso classico da piazza Esedra a piazza San Giovanni passando per via Cavour – ci saranno anche l’europarlamentare Eleonora Forenza di Rifondazione e i parlamentari di Sinistra italiana e di Leu, mentre è ancora incerta la presenza del segretario Nicola Fratoianni, impegnato a dare il cambio come testimone sulla nave Mare Jonio ora ferma a Lampedusa per mare grosso. Il progetto Mediterranea sta ricevendo fondi consistenti grazie al crowfunding che continua in tutta Italia, e lo stesso è per le raccolte di soldi online per sostenere l’esperienza di accoglienza di Riace e le mense per i bambini migranti che non possono pagare la retta a Lodi.

La solidarietà si autorganizza e il simbolo che di questo movimento di risposta alla deriva «cattivista» e xenofoba del governo – il sindaco di Riace, Mimmo Lucano – sabato sarà in testa al corteo. Dalla Toscana già prenotati oltre 10 pullman.

LA MAPPA interattiva delle adesioni, insieme al testo dell’appello iniziale, si può visionare sul sito di Melting Pot e sulla piattaforma Indivisibili della rete Global Project – due dei soggetti promotori, insieme a l’associazione romana Baobab Experience – che dà accoglienza ai transitanti nell’attendamento dietro alla stazione Tiburtina ora sotto sgombero della giunta Raggi – e ai movimenti romani per il diritto all’abitare.

I DUE PERCORSI che – da Milano e da Roma – hanno portato all’appuntamento del 10 novembre non sono stati semplici né lineari. Ma adesso, a ridosso dell’approvazione del decreto legge Salvini, si sono ingrossati prendendo uno spazio nazionale che nel frattempo non era stato occupato. Ci saranno i sindacati di base Cobas e Adl Cobas. Così se l’Anpi nazionale non c’è tra i firmatari, figurano invece le sezioni di Caserta, Catania, Venezia. Ed è la stessa situazione dell’Arci: singoli circoli Arci si vedranno sabato in forze al corteo nazionale antirazzista, anche se l’organizzazione è soprattutto impegnata, sempre sabato, nelle tante iniziative locali contro il decreto Pillon a fianco delle donne di Non Una di Meno. Il sindacato di Aboubakar Soumahoro -l’Usb- ha convocato un suo momento a dicembre e la Cgil, si sa, è impegnata con il congresso, ma singoli sindacalisti ci saranno comunque.

MENTRE SI SPERA di vedere almeno alcuni della lunga lista di attori e musicisti che hanno garantito condivisione: da Ascanio Celestini ai Modena City Ramblers, dagli Assalti frontali a Eugenio Bennato.

* Fonte: Rachele Gonnelli, IL MANIFESTO[1]

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  1. IL MANIFESTO: https://ilmanifesto.it/

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