I fascisti di Génération identitaire assaltano la sede di Sos Méditerranée

I fascisti di Génération identitaire assaltano la sede di Sos Méditerranée

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 Oggi manifestazioni in Francia e in Europa a sostegno della nave umanitaria che è rimasta senza bandiera su pressione italiana

Manifestazioni di sostegno, oggi, in una trentina di città francesi (e anche in Europa) per Sos Méditerranée, l’ong che assieme a Médecins sans frontières, gestisce la nave Aquarius. Le manifestazioni erano già previste, in seguito alla perdita della “bandiera” che permette di navigare, ritirata dal Panama sotto pressione italiana. Ma ora c’è una ragione in più: ieri, verso le ore 14, un commando di una ventina di militanti di Génération identitaire, un gruppo di estrema destra, ha preso d’assalto a Marsiglia la sede dell’organizzazione umanitaria. Le persone che erano presenti sono state spinte fuori dall’edificio. Ventidue violenti sono stati fermati. “Il personale è sano e salvo – ha precisato Sos Méditerranée – ma sotto choc”. Génération identitaire, che già si è manifestata violentemente contro i migranti a varie occasioni, anche in val Roya (al confine con l’Italia), ha dispiegato uno striscione: “la nostra azione vuole denunciare la complicità di questa ong che, sotto copertura <umanitaria>, collabora con i passeurs di clandestini”.  Gli estremisti di destra chiedono il “sequestro” dell’Aquarius. Destra e estrema destra appoggiano il commando di Génération indentitaire. Per il Rassemblement national (ex Fn), “è finita l’ora dell’impunità. Bravi!”. Il Ps ha denunciato l’azione: “vergogna”.

Dopo il salvataggio degli ultimi 58 profughi (30mila salvati negli anni di attività) poi sbarcati al largo della Valletta, l’Aquarius è ora a Marsiglia, il suo porto di base, in attesa di una chiarificazione sulla sua situazione legale. Sos Méditerranée ha chiesto all’Europa e alla Francia di intervenire e di sostituirsi al Panama per poter continuare l’opera di salvataggio dei naufraghi nel Mediterraneo. Il presidente di Sos Méditerranée, l’armatore Francis Vallat, ha denunciato l’attacco alla ong, iniziato con Salvini: “una vergogna, un attacco fondamentale dl nostro diritto del mare,  è cosi’ che si criminalizzano le ong”. Per Vallat “ogni migrante che annega trascina un po’ dei nostri valori e della nostra anima in fondo al Mediterraneo”.

* Fonte: Anna Maria Merlo, IL MANIFESTO



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