L’ultima provocazione del ministro Salvini: cita il Duce e alza lo scontro

by Maria Berlinguer * | 30 Luglio 2018 16:58

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«Tanti nemici tanto onore ». Matteo Salvini in vacanza dalla costiera romagnola cita direttamente Benito Mussolini. Il tweet del leader leghista suscita l’indignazione dell’opposizione che sottolinea, e probabilmente non è un caso, che il leader leghista per sdoganare il duce sceglie proprio il giorno dell’anniversario della nascita, il 29 luglio. «Mussolini ha distrutto e umiliato l’Italia con un drammatico prezzo di sangue, se questo è l’obiettivo di Salvini i suoi nemici sono gli italiani » , avverte Nicola Zingaretti, convinto che Salvini stia alzando il tiro della provocazione per nascondere che il governo giallo verde « a parte le chiacchiere è un fallimento». «Chi ha giurato sulla Costituzione nata dalla lotta antifascista non si deve permettere di rendere omaggio a Mussolini: Salvini si scusi o se ne vada a fare il fascistello lontano dal ministero » , rincara Matteo Orfini, mentre da Leu Federico Fornaro chiede l’intervento del premier Giuseppe Conte per richiamare il ministro dell’Interno al suo ruolo istituzionale o farlo dimettere. Non interviene sul caso di giornata ma ci tiene a tornare sulla sua copertina con «Vade retro Salvini» anche il direttore di Famiglia Cristiana. « I toni di Salvini sono aggressivi, sono toni che vengono imitati molto facilmente, Salvini ha dato il là ma basta guardare quello che si scrive sui social, c’è violenza verbale e i toni non hanno nulla di cristiano», dice don Rizzolo a radio Campus.

Ma il leader leghista non esterna solo sul duce. E i toni anche in questo caso sono più da ultrà che da ministro. « Mi hanno attaccato Nina Zilli e Ghali, ma chi ca… sono? », dice dal palco della festa della Lega a Fontevivo. In un’intervista al Sunday Times dispensa consigli a Theresa May. Sulla Brexit. « O ti imponi o Bruxelles ti raggira » . Il consiglio è di puntare su una hard Brexit anche perché il negoziato « potrebbe diventare un esempio per contrattazioni future di vario genere » . Sull’Italia invece l’attenzione di Salvini è tutta sulle nascite perché « un paese che non fa figli è destinato a morire». Per il ministro dell’Interno la sinistra usa il pretesto delle culle vuote per «importare migranti» mentre il governo gialloverde ha creato il ministero della Famiglia proprio «per lavorare sulla fertilità, asili nido e aiuti alla famiglia».

Ma è ancora una volta l’immigrazione l’ossessione del leader leghista che torna sulle accuse della stampa cattolica e le liquida come polveroni sollevati da una « minoranza politicamente motivata». Così se sabato, nel giorno dell’aggressione a Partinico, aveva detto che il razzismo «è una invenzione della sinistra » , ieri prima che si diffondesse la notizia della morte di un migrante a Latina in seguito ad un’altra aggressione, ha ribadito il concetto. Non c’è nessuna violenza razzista, nessuna escalation di aggressioni. « Aggredire e picchiare è un reato a prescindere dal colore della pelle di chi lo compie e come tale va punito ma accusare di razzismo tutti gli italiani e il governo in seguito ad alcuni isolati episodi è follia», dice. «Ricordo che i reati commessi ogni giorno in Italia da immigrati sono 700, un terzo del totale, è questo l’unico allarme reale contro il quale combatto».

* Fonte: Maria Berlinguer, LA REPUBBLICA[1]

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