Contro la tolleranza zero di Trump: “Noi non siamo come i nazisti”, in marcia per i bimbi separati
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New York. Al grido di “Families belong together” (Le famiglie devono rimanere unite) centinaia di migliaia di americani sono scesi ieri in piazza, in ogni angolo del paese e sfidando un’ondata di caldo torrido, per protestare contro Trump e la sua “tolleranza zero” sull’immigrazione, che ha portato alla separazione in massa dei figli dei migranti dai genitori. Nei centri di detenzione federali restano infatti più di 2mila bambini “soli”, senza notizie e traumatizzati. «Dobbiamo cambiare le leggi sull’immigrazione», ha detto ai manifestanti di Boston Elizabeth Warren, la senatrice della sinistra democratica, regolarmente attaccata da Trump. A New York un grande corteo ha attraversato il ponte di Brooklyn, mentre a Chicago una folla lunga quasi due chilometri le vie del centro. L’epicentro della protesta è stato a Washington, dove l’appuntamento era in un parco poco distante dalla Casa Bianca (anche se Trump nel suo resort golfistico in New Jersey, per il ponte del 4 luglio, festa dell’indipendenza). Lì, nella capitale, l’attrice America Ferrera, nata in Honduras, ha ricordato i drammi dei migranti, mentre Lin Manuel-Miranda, star dello show Hamilton ha intonato una melanconica canzone di protesta. «I bambini non devono stare in gabbia », era scritto sui cartelli, «I nazisti separavano le famiglie, noi non lo faremo».
Fonte: arturo zampaglione, LA REPUBBLICA
photo: By US Government (U.S. Customs and Border Control) [Public domain], via Wikimedia Commons
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