Il numero speciale del magazine Global Rights dedicato al 15° Rapporto diritti globali
Il Rapporto sui diritti globali è una pubblicazione sui processi connessi alla globalizzazione che viene pubblicata annualmente dal 2003.
Questo numero di Global Rights Magazine offre brevi estratti dei vari capitoli e delle interviste contenute nel 15° Rapporto.
Lo studio è ideato e realizzato dall’associazione Società INformazione Onlus, che redige il volume, pubblicato da Ediesse editore.
È promosso dal più grande sindacato italiano, la CGIL (Confederazione Generale Italiana del Lavoro) con l’adesione delle maggiori associazioni, italiane e non solo, impegnate a vario titolo sui grandi temi trattati nel Rapporto.
Si tratta di una pubblicazione unica a livello internazionale, che propone un’analisi approfondita tanto dei processi economici e finanziari, quanto di quelli politici, sociali e ambientali in svolgimento sul teatro mondiale, avendo particolare attenzione alla loro interdipendenza e alle problematiche che ne derivano rispetto al mondo del lavoro e del governo del territorio, nonché sul piano dei diritti umani, sociali e politici, fino all’impatto con i temi del quadro geopolitico mondiale e i relativi conflitti, delle questioni ambientali su scala nazionale e internazionale.
Giunto nel 2017 alla sua 15° edizione, il Rapporto si è confermato come uno strumento fondamentale di informazione e formazione per quanti operano nella scuola, nei media, nella politica, nelle amministrazioni pubbliche, nel mondo del lavoro, nelle professioni sociali, nelle associazioni e nelle ONG.
La Redazione
La Redazione del Rapporto sui Diritti Globali nel 2017 è composta da: José Miguel Arrugaeta, Marco Calabria, Gianluca Carmosino, Orsola Casagrande, Roberto Ciccarelli, Massimo Franchi, Susanna Ronconi, Riccardo Troisi, Alberto Zoratti, Sergio Segio (coordinatore).
Al volume hanno contribuito con analisi e approfondimenti numerosi interlocutori italiani e internazionali: Alfredo Alietti, Mark Akkerman, Nino Baseotto, Emanuele Bompan, Federico Brocchieri, Carlo Cacciamani, Carlo Cellamare, Luigi Ciotti, Vincenzo Colla, Massimo De Angelis, Marco De Ponte, Fausto Durante, Udo Enwereuzor, Cristina Faciaben, Demostenes Floros, Haluk Gerger, Vladimiro Giacché, Marirosa Iannelli, Francesco Martone, Morena Piccinini, Fulvio Vassallo Paleologo, Karlos Zurutuza.
L’approccio
L’originale approccio e la struttura dei contenuti del Rapporto sui diritti globali sono basati sulla considerazione che nell’epoca della globalizzazione i diritti sono divenuti interdipendenti, raffigurabili come un sistema di vasi comunicanti: interrotti in un punto è l’intero sistema a risultare compromesso.
Basti pensare a un solo – drammatico, attuale e appariscente – esempio: quello delle migrazioni, che condensa in sé ed è espressione e risultante, tra gli altri, del problema del riscaldamento climatico e della conseguente desertificazione; delle diseguaglianze economiche e sociali; delle guerre infinite e diffuse; del potere e delle concentrazioni delle multinazionali, in particolare farmaceutiche e dell’agro-alimentare; delle strategie geopolitiche segnate dalle politiche neocolonialiste; del land grabbing e del water grabbing.
I contenuti
La struttura del Rapporto è articolata in macro-capitoli tematici, suddivisi in una panoramica generale e in Focus di approfondimento su alcune delle problematiche più rilevanti e attuali dell’anno. L’analisi e la ricerca sono corredate da cronologie dei fatti, dati statistici, riferimenti bibliografici e web. Il 15° volume, dal titolo Apocalisse umanitaria, vede un capitolo aggiuntivo che tratta di buone pratiche e di beni comuni, raccontando e analizzando alcune esperienze importanti e innovative, messe in atto sia in diversi Paesi, quali esempi possibili, costruttivi e positivi di un cambiamento in atto nei singoli territori riguardo gli stessi temi trattati in altri capitoli: economia, ambiente, politiche sociali, accoglienza, mutualismo, stili di vita.
I temi trattati
Le problematiche analizzate nel Rapporto, sia d’ordine generale sia su specifici aspetti, nel corso degli anni sono state numerosissime. A puro titolo di esempio si possono citare: la crisi finanziaria globale e i rischi del protezionismo, l’economia, le politiche sui redditi e quelle sociali, le trasformazioni del mercato del lavoro e la precarietà diffusa, la sicurezza e la nocività sui luoghi di lavoro, il welfare e il diritto alla salute, il reddito minimo, le pensioni, l’accesso alle cure e le diseguaglianze di salute, lo sfruttamento minorile, il lavoro e il sindacato nel mondo, le nuove e vecchie povertà, la criminalizzazione delle povertà e quella delle ONG, la coesione sociale e il diritto all’inclusione, il carcere, la corruzione e la giustizia, l’informazione e la cultura, l’istruzione e i saperi, i conflitti sul territorio, la legalità e la sicurezza, le politiche autoritarie e il populismo penale, il volontariato, il Terzo settore e l’economia solidale, i diritti dei consumatori e degli utenti, il nuovo mutualismo e la cittadinanza attiva, la finanza etica e i nuovi stili di vita, la decrescita e il consumo responsabile, le libertà e i nuovi diritti, le migrazioni e i rifugiati, la multiculturalità e la cultura delle differenze, i razzismi, i nuovi movimenti e la globalizzazione, gli armamenti e l’industria bellica, le geopolitiche e il neocolonialismo, le guerre infinite, i terrorismi globali, i processi di pace, i nuovi diritti umani e le violazioni, i conflitti religiosi, le discriminazioni di genere, l’Europa politica e quella sociale, il ritorno dei nazionalismi, lo stato del pianeta, lo sviluppo sostenibile, le diseguaglianze, le privatizzazioni e la tutela dei beni comuni, le politiche ambientali e la riconversione ecologica dell’economia.
Il Rapporto è pubblicato da Ediesse.
www.dirittiglobali.it
www.globalrights.info
QUESTO NUMERO DI GLOBAL RIGHTS MAGAZINE
Il fotoreportage di questo numero è stato realizzato da Azad Evdike, regista e fotografo kurdo della città di Serekaniye, una delle prime a liberarsi dall’occupazione dello Stato Islamico in Rojava (Siria del Nord). Azad ha trascorso un mese nella città di Afrin vivendo in prima persona l’attacco aereo turco, iniziato il 20 gennaio e poi l’occupazione delle truppe turche e dei loro alleati mercenari del cosiddetto Esercito Libero Siriano e gruppi jihadisti.
Tutti i numeri del magazine sono pubblicati in italiano, inglese e spagnolo e sono scaricabili gratuitamente dal sito:
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