Legge di bilancio. Piovono bonus sulle imprese
Sul sentiero stretto della legge di bilancio piovono bonus. Tra i venti contenuti nei 120 articoli della manovra-omnibus da oggi in discussione al Senato ce ne è uno per tutti i gusti delle imprese, ma anche per le famiglie i pendolari, per chi vuole formare esperti di cyber-security e big data e per chi porta al macello bovini e suini. C’è stato il tempo degli sgravi per i costruttori delle stufe a pellet. L’ultima legge di bilancio della legislatura che oggi arriva al Senato sarà ricordata per il bonus alle imprese che realizzano coperture a verde e giardini pensili. Lo sconto ad hoc è del 36% fino a 5 mila euro. E continuerà di un anno il bonus energia e quello per le ristrutturazioni energetiche o per l’acquisto di mobili.
APPROVATA il 16 ottobre scorso, consegnata il 29 ottobre, la manovra è un distillato della «renzinomics» basata su una politica della domanda, incapace di ridurre il costo del lavoro, dati i costi considerevoli. L’impostazione resta quella degli ultimi anni: disperdere 10 miliardi di euro all’anno per gli 80 euro, invece di destinarli alla riduzione permanente del cuneo fiscale, alla riforma delle detrazioni d’imposta o a una misura moderna per il reddito di base. Anzi, la platea dei beneficiari degli 80 euro è stata ampliata. Sono state alzate le soglie di reddito per i beneficiari da 24 mila a 24.600 euro e da 26 mila a 26.600 euro. L’aumento si è reso necessario per permettere agli statali di percepire quello degli 85 euro medi mensili che dovrebbe arrivare dalla negoziazione sul nuovo contratto.
FLORILEGIO di bonus per le imprese, si diceva. Con il nuovo anno l’elargizione andrà solo per un anno a quelle che assumeranno lavoratori a tempo indeterminato tra gli under 35, ma sarà permanente per chi assume gli under 30. È stato stabilito un esonero contributivo pari al 50% a carico dei datori di lavoro, esclusi i premi e contributi Inail, per un importo pari a 3 mila euro calibrato non più sull’anno, ma sul mese. Un bonus andrà anche alle imprese che assumeranno disoccupati over 35 in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna purché privi di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi. La legge è sempre la stessa: questi soldi non vanno alle persone, sotto forma di una tutela universalistica, ma alle aziende che sono pagate anche per far aumentare la statistica sull’occupazione.
PREVISTI SGRAVI contributivi al 100% per tre anni anche per imprenditori agricoli e coltivatori diretti under 40 che si iscriveranno alla previdenza agricola nel 2018. Il bonus sale al 100% nel caso in cui l’azienda assumerà uno studente che ha fatto l’alternanza scuola-lavoro. Non varrà per tutti, ma per una piccola minoranza di 1,5 milioni di studenti obbligati a partecipare a un programma che presenta molti problemi e approssimazioni.
ANNUNCIATO anche l’incentivo fino a 14 mila euro per chi lascia la cassa integrazione e trova un lavoro. Non va nemmeno sottovalutato il bonus «fuori sacco», cioè a misura di tipologia di azienda. Le piccole e medie imprese possono abbattere del 50% e fino a 500 mila euro i costi di consulenza per la quotazione in borsa. Per finanziare la ristrutturazione di impianti sportivi e anche per le società sportive che fanno giocare i giovani del «vivaio». Per le fondazioni bancarie che investono sul «welfare di comunità» sconti fino al 65%. Senza contare quelli che andranno per gli acquisti di nuovi macchinari .
CONFERMATO il bonus per i 18enni e annunciate le detrazioni per i pendolari fino a 250 euro per le spese d’abbonamento ai trasporti pubblici locali, regionali e interregionali. Su questo capitolo sensibile va registrata la novità sul rimborso degli abbonamenti anche dei familiari dei dipendenti da parte dei datori di lavoro. Non faranno parte del reddito da lavoro tassato, Confermato il fondo ad hoc per la famiglia da 100 milioni l’anno.
DETRAZIONI, agevolazioni, crediti d’imposta, incentivi: nelle intenzioni del governo Gentiloni la pioggia insistente di bonus dovrebbe portare350 mila occupati under 35 nel 2018. Entro il 2020 gli occupati under 30 dovrebbero arrivare a 940 mila. Quando le elezioni si avvicinano ogni promessa è valida. La morale è sempre quella: al bar delle mance elettorali, offre Renzi e incassano le imprese.
FONTE: Roberto Ciccarelli, IL MANIFESTO
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