Il governo spagnolo chiude la frontiera di Ceuta per la pressione migratoria
Il governo spagnolo ha disposto la chiusura della frontiera fra l’enclave di Ceuta e il Marocco. Dopo gli incidenti di lunedì scorso, quando quasi duecento persone hanno superato il passo di frontiera di corsa, seguiti da vari tentativi di salto della recinzione di filo spinato che separa l’Africa da questo minuscolo lembo di terra spagnola, Madrid, in coordinamento con le autorità marocchine, ha deciso di chiudere per una settimana tutto il traffico di mercanzia e persone fra i due paesi.
Non è la prima volta che accade: il passaggio a piedi è spesso teatro di incidenti per l’enorme numero di portatori (soprattutto portatrici) di mercanzie, circa 3.000 al giorno, che attraversano quotidianamente la frontiera portando sulle spalle enormi e pesanti fardelli. Ma è la prima volta che questa chiusura è causata dalla pressione migratoria, ammette la delegazione del governo a Ceuta.
A essere sbarrato non è solo il passo pedonale, ma anche quello stradale attraverso il quale si accede al porto della piccola città-regione spagnola.
Dopo la corsa di lunedì attraverso la frontiera, una decisione che aveva colto di sorpresa gli agenti e che era riuscita contro ogni aspettativa, ci sono stati altri tentativi di entrare in territorio europeo da parte del migliaio di persone accampate intorno alla città spagnola. Ma come spesso in questi casi, sono le stesse autorità marocchine a prevenire i tentativi, ed è solo quando gli agenti del regno alauita allentano la presa che la pressione migratoria alla frontiera spagnola si fa più forte.
I fatti di lunedì hanno già avuto delle conseguenze. La violenta risposta degli agenti spagnoli all’inseguimento della valanga di persone in corsa, con manganellate e calci scomposti, è perfettamente visibile in un video che circola in rete. Unidos Podemos ha chiesto spiegazioni al ministero degli interni. «Gli agenti di polizia non hanno fatto altro che improvvisare e rispondere alla situazione senza alcun tipo di criterio o protocollo», scrive il senatore Iñaki Bernal nella sua interrogazione parlamentare. Inoltre Bernal ha criticato il delegato del governo a Ceuta per aver mentito ai media, dicendo che un agente era stato ferito per «l’aggressività degli immigranti», mentre è evidente che si è ferito da solo sferrando calci a destra e a manca. Anche Amnesty International ha definito l’intervento della polizia «inaccettabile» e ha chiesto spiegazioni al ministro degli interni Zoido. Questo tipo di manifestazioni, ha dichiarato il direttore di Amnesty International Esteban Beltrán, «potrebbero contribuire a fomentare un discorso dell’odio e della xenofobia».
FONTE: Luca Tancredi Barone, IL MANIFESTO
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