FARC-EP e ELN: Uniti per la soluzione politica
Con l’obiettivo di cercare una pace totale per la Colombia, l’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN, la seconda forza guerrigliera colombiana) e il Governo colombiano stanno portando avanti un processo di pace da diversi mesi.
Le FARC-EP che hanno già concluso il loro processo di pace con il Governo firmando lo scorso novembre l’Accordo Finale di Pace attualmente in fase di implementazione, hanno incontrato la delegazione dell’ELN all’Avana per condividere esperienze e visioni al fine collaborare ad un esito positivo dei colloqui di pace tra ELN e Governo e di raggiungere una pace completa in Colombia.
Alla fine di due giorni di conversazioni, FARC-EP e ELN hanno letto in una conferenza stampa all’Avana la seguente dichiarazione:
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Riuniti con il proposito di unire le forze per la soluzione politica del conflitto colombiano, vediamo che nonostante la disparità nei progressi dei due tavoli dei negoziati tra la guerriglia e il governo del presidente Santos, manteniamo obiettivi comuni, seppure con percorsi diversi ancorché complementari; come quello di fare in modo che la società abbia una funzione protagonista nel raggiungimento della pace, e con la quale sarà possibile imporre un’uscita non violenta a sette decadi di conflitto, in controtendenza rispetto alla elite che continua con il conflitto, spinta dal lucro che ottiene nel mantenere la guerra.
Coincidiamo nel fare dei diritti delle vittime il cuore della ricerca della pace, perché sia fatta verità piena su questi 70 anni di tragedia nazionale, che permetta ai governi, alle classi dominanti e alla guerriglia di assumere le responsabilità che a ciascuno competono, per poter così avviarsi alla risoluzione delle cause che hanno generato questo conflitto sociale, politico e armato.
Condividiamo il fatto che questo processo di pace debba apportare alla democratizzazione della Colombia, affinché si elimini la violenza dalla lotta politica; affinché tutti, fin d’ora, dimostriamo impegno simultaneo con gli accordi e affinché i risultati siano risultato di sforzi bilaterali. Nella comprensione che raggiungeremo alla pace attraverso la realizzazione di trasformazioni che conducano colombiane e colombiani all’equità e dignità.
Cercheremo di fare in modo che lo sforzo per la soluzione politica impegni le varie forze che partecipano al dibattito verso le elezioni del 2018 e cercheremo di evitare che gli appelli della estrema destra alla guerra non facciano cambiare direzione all’impulso verso un nuovo paese con equità.
Facciamo appello a tutte le comunità affinché continuino a difendere la vita e il territorio e a non lasciar prosperare la persecuzione che vuole chiudere il passa alle forze politiche alternative, impegnate con la pace, la giustizia sociale e la dignità di tutte e tutti.
Ci accompagna la certezza che la maggioranza dei colombiani e colombiane conquisterà, superando la testardaggine dei settori di podere che si oppongono alla pace, la soluzione politica facendo progredire il Tavolo con l’ELN e l’implementazione degli Accordi di Pace dell’Avana, per sconfiggere per sempre la violenza, l’esclusione e l’impoverimento delle maggioranza della società.
Riconosciamo al governo colombiano la volontà di facilitare questo Secondo incontro, che speriamo di mantenere come meccanismo permanente di coordinamento e dialogo congiunto, per la pace con giustizia sociale.
Apprezziamo il contributo della comunità internazionale nella ricerca della soluzione politica del conflitto colombiano e per fare dell’America Latina e il Caribe una Zona di Pace. In maniera speciale, ringraziamo il contributo della Repubblica di Cuba, Repubblica Bolivariana di Venezuela e il Regno di Norvegia, alla realizzazione di questo incontro.
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