by il manifesto | 7 Gennaio 2017 10:03
Sono almeno cinque le vittime di una sparatoria che ha avuto come teatro ieri l’aeroporto internazionale di Fort Lauderdale-Hollywood, il secondo scalo dello Stato della Florida. I feriti sarebbero otto. Il responsabile è stato catturato dalla polizia: si tratta di un soldato americano di 26 anni, identificato con il nome di Bill Nelson.
L’uomo ha aperto il fuoco intorno alle 12.30 ora locale nella zona di ritiro dei bagagli del Terminal 2 dell’aeroporto. Secondo i testimoni, avrebbe puntato alla testa di alcune persone presenti, per poi essere colpito dai poliziotti mentre ricaricava l’arma e poi arrestato.
Al momento i dettagli sono pochi, compreso il movente. Non si sa se il militare abbia agito da solo. Tra le persone presenti sul luogo della sparatoria anche l’ex responsabile dell’ufficio stampa della Casa Bianca dell’era Bush, Ari Fleischer, che ha raccontato sui social di momenti di panico e gente in fuga.
Il presidente eletto Trump si è limitato per ora ad un tweet: «[Sto] monitorando la terribile situazione in Florida. Ho appena parlato con il governatore Scott. Pensieri e preghiere per tutti». Torna così sotto i riflettori la questione calda della diffusione incontrollata di armi negli Stati Uniti, mantra del tycoon che vuole ulteriormente liberalizzarla. Barack Obama ha tentato a lungo di limitarla ma senza successo né sponde al Congresso.
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