Strage dell’Isis a Baghdad, il bilancio si aggrava: 200 morti
Sale drammaticamente ad almeno 200 vittime il bilancio dell’attacco dell’Isis sabato notte davanti ad un centro commerciale di Baghdad. Lo riferiscono le autorità irachene secondo quanto riporta la Cnn.
Secondo i media iracheni si tratta del più sanguinoso attacco in Iraq dal 2007. Il governo ha decretato tre giorni di lutto.
L’Isis fa strage a Baghdad, 200 morti in due attentati – L’Isis è tornato a colpire a Baghdad: 200 morti e una strage di bambini (25) in due distinti attentati che hanno provocato anche oltre 200 feriti ed hanno scosso la capitale irachena. Costretto dallo sforzo armato internazionale ad arretrare sul terreno, lo Stato islamico punta a seminare il terrore – come mostrano le drammatiche immagini diffuse dai media – incurante del Ramadan. Una strategia che, secondo gli analisti, intende mostrare al mondo la capacità di colpire nonostante le battaglie perse sul campo come nel caso di Falluja, città dichiarata libera dalle milizie jihadiste dalle autorità di Baghdad. La Casa Bianca – attraverso il portavoce del consiglio della sicurezza nazionale Ned Price – ha condannato “con forza gli odiosi attacchi terroristici a Baghdad che hanno ucciso oltre 100 persone, comprese famiglie riunite per la fine del digiuno del Ramadan e coloro che insieme con milioni di altri nel mondo seguivano gli Europei di calcio”. Poi ha ribadito la propria determinazione nel sostegno “al popolo e al governo iracheni nello sforzo congiunto per distruggere l’Isis. Questi attacchi non fanno altro che rafforzare la nostra determinazione a sostenere le forze di sicurezza irachene”. Il primo attacco – quello più devastante con oltre 100 morti e la strage di bambini – è avvenuto nel centrale quartiere sciita di Karada, dove un kamikaze ha fatto deflagrare un mezzo carico di esplosivo davanti un centro commerciale affollato di persone. L’orario e il luogo scelti per l’attentato la dicono lunga sulle intenzioni dei terroristi: colpire con il massimo danno possibile. L’attacco è infatti avvenuto poco dopo la mezzanotte, quando la gente aveva interrotto il quotidiano digiuno di Ramadan e si era riversata nel centro commerciale. Molte delle vittime – hanno detto i media – si trovavano all’interno del mall, dotato di locali di divertimento, e sono rimaste bruciate o soffocate dall’esplosione. “E’ stato come un terremoto”, ha raccontato Karim Sami, un venditore ambulante che ha assistito alla scena ed è riuscito a salvarsi. Dopo l’assalto – il secondo più mortale dall’inizio dell’anno – un via via di ambulanze e di soccorsi da parte della gente mentre dal palazzo colpito si levava un alta colonna di fumo: per terra le vittime e i sopravvissuti in stato di shock. Poco dopo la rivendicazione da parte dell’Isis con un comunicato postato sul web: l’Associated Press ha detto di non poter verificare l’autenticità della rivendicazione ma ha fatto notare che questa è stata messa su un sito militante di norma usato dagli estremisti. Il luogo dell’attentato è stato visitato ore dopo dal primo ministro iracheno Haider al-Abadi accolto – hanno riferito i media – da una folla inferocita contro il governo accusato di non saper garantire la sicurezza. Il secondo attacco – non ancora rivendicato ma anche questo, secondo i media, tipico delle modalità dell’Isis – è avvenuto a Shaba, area nord di Baghdad: un ordigno esplosivo ha ucciso almeno cinque persone e ferito altre 16.
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