by Anna Maria Merlo, il manifesto | 8 Luglio 2016 10:29
PARIGI Richiesta di rinvio a giudizio per sette ex dirigenti di France Telecom e della stessa società come “ente morale” per aver “messo in pericolo la vita altrui”. Dopo un’indagine durata 4 anni, il Procuratore della Repubblica di Parigi, Pascal Gand, vuole portare in tribunale l’ex presidente di France Telecom, Didier Lombard, il suo vice Louis-Pierre Wenes, il direttore delle risorse umane, Olivier Barberot per “molestie morali” nella gestione del personale e altri 4 ex dirigenti per “complicità”: dopo l’imposizione di Next, il piano di ristrutturazione della società, a France Telecom ci sono stati 58 suicidi di dipendenti, 35 solo tra il 2008 e il 2009, 9 tra gennaio e febbraio 2010. Il magistrato ha raccolto numerose testimonianze che confermano la denuncia dei sindacati. L’applicazione di Next, battezzata Act, ha spinto decine di persone alla disperazione. Il sindacato Sud-Ptt parla di “metodi di gestione di straordinaria brutalità”. Lombard era un cost killer e aveva deciso una riduzione drastica del personale: in 120mila lavoravano a France Telecom (oggi Orange) in Francia, 22mila avrebbero dovuto essere licenziati e 14mila trasferiti ad altri incarichi. Lombard ha adottato senza stati d’animo metodi brutali. In occasione di un incontro alla Mutualité, a Parigi, nel 2006, si era vantato di voler mettere fuori migliaia di persone “dalla porta o dalla finestra”.
La legge francese (articolo 222-33-2 del Codice penale) punisce la “degradazione delle condizioni di lavoro”. Se avrà luogo, il processo agli ex dirigenti di France Telecom sarà il primo su ampia scala relativo alla gestione del personale. Il sindacato Cfe sottolinea che i metodi adottati erano “pericolosi, improduttivi, fuorilegge”. Le persone venivano isolate, spostate, denigrate, per spingerle ad andarsene. Per aumentare la pressione, venivano spostati su attività inferiori a quelle abituali. Un dipendente che si è suicidato a Marsiglia nel 2009 aveva lasciato una lettera: “mi suicido a causa di France Telecom”, accusando la direzione di adottare “un management del terrore”. 4mila manager erano stati espressamente formati alla Scuola di Management di Cachan per intervenire senza remore sui dipendenti da eliminare e i loro stipendi erano legati al numero di dimissioni volontarie raggiunte o dei licenziamenti realizzati.
Per Lombard questo era il costo dell’evoluzione delle telecom, del passaggio dalla telefonia fissa – France Telecom un tempo era una società pubblica e i dipendenti dei funzionari – a quella dominata dal mobile e dalla moltiplicazione dei servizi. A metà degli anni ’90 il settore è in piena trasformazione, France Telecom diventa società di diritto privato e lo stato nel 2004 passa sotto il controllo del 50% del capitale, poi dal 2007 scende ancora al 27%. Il piano Next interviene anche per far fronte a un indebitamento record, 70 miliardi di euro all’inizio del primo decennio del nostro secolo, dovuto a una serie di errori di gestione, con una corsa ad acquisti di società di telecom sovrastimate, prima dello scoppio della bolla finanziaria.
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