by Lorenzo Salvia, Corriere della Sera | 1 Aprile 2016 10:56
ROMA Quanto guadagnano gli italiani? Nel 2014 il reddito medio è stato di 20.320 euro lordi, secondo le statistiche sulle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche pubblicate dal ministero dell’Economia. C’è un leggero aumento rispetto alla media dell’anno precedente, 20.070 euro. Ma a calare è il numero delle persone che ha presentato la dichiarazione, soprattutto nella fascia d’età tra i 24 e i 44 anni (-3%). Solo il 4% dei contribuenti guadagna più di 50 mila euro ma paga il 35% dell’Irpef totale. Mentre sopra quota 300 mila ci sono appena 19.081 persone. Lo 0,09% del totale. Un contribuente su quattro, circa 10 milioni, non paga un euro di tasse, grazie alle detrazioni oppure perché guadagna troppo poco.
Nella classifica per tipo di lavoro, i più ricchi sono gli autonomi (35.570 euro lordi l’anno), seguiti dai dipendenti, con 20.520. Poi ci sono gli imprenditori con 18.260 euro. Attenzione, però: sono i titolari di ditte individuali, le micro imprese, perché solo loro presentano il 730 o il modello Unico. A chiudere ci sono i pensionati con 16.700 euro. Tra le regioni, al primo posto c’è la Lombardia con 24.020 euro, seguita dal Lazio con 22.500. In coda la Calabria (14.150 euro), con tutto il Mezzogiorno che cresce meno della media nazionale.
Il modulo per la dichiarazione pre compilata è stato utilizzato da 13 milioni di italiani. Ma solo 1,4 milioni di contribuenti l’hanno poi presentato direttamente all’Agenzia delle entrate: tutti gli altri sono passati dai Caf, i Centri di assistenza fiscale. Solo il 5% ha inviato il modulo così come l’aveva scaricato. Gli altri hanno dovuto correggere o aggiungere qualcosa, a partire dalle spese sanitarie che da quest’anno saranno invece disponibili in automatico. Infine, il bonus da 80 euro. È andato a 11,3 milioni di italiani, di fatto ha portato ad un calo del 4% per l’Irpef netta. Ma c’è stato chi l’ha dovuto restituire e chi l’ha incassato in un secondo momento. Questo perché il bonus è stato pagato direttamente dal datore di lavoro sulla base del reddito dell’anno precedente. Senza tener conto di eventuali aumenti, ad esempio redditi provenienti da altre fonti, come un secondo lavoro o una casa data in affitto. E di eventuali diminuzioni, come un calo dello stipendio o la perdita del posto di lavoro. A restituire il bonus sono stati quasi un milione e mezzo di italiani, 798 mila integralmente, 651 mila in parte. Un po’ di più, 1,6 milioni, quelli che lo hanno incassato in un secondo momento: 509 mila per l’intero ammontare, 1 milione e 112 mila solo in parte.
Lorenzo Salvia
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