by a. lo., la Repubblica | 23 Marzo 2016 12:25
«La risalita dal pozzo di barbarie in cui siamo precipitati sarà lunga e faticosa», dice Massimo Cacciari: «Non ci sono ricette miracolose, i guasti sono profondissimi. Abbiamo sbagliato, tanto, troppo. Ora dobbiamo capire se in Europa ci sono leadership che hanno il fiato culturale e strategico per far fronte a questa sfida».
Siamo in guerra Cacciari?
«Questo non è nemmeno da discutere. Se ti dichiarano guerra sei in guerra. Il problema è che non abbiamo davanti l’esercito di Hitler che invade la Polonia, né questo è l’Islam della storia alla conquista della Spagna e dei territori bizantini. La nostra inadeguata classe dirigente europea deve capire cosa sta avvenendo: c’è una guerra civile interna all’Islam e una guerra dentro i confini europei. Ma non possiamo rispondere con le idiozie che sento in queste ore. Cosa facciamo? Sigilliamo con il filo spinato le banlieue di Parigi e Bruxelles? ».
Come si risale dal fondo?
«Con un’azione politica, diplomatica, culturale di lungo respiro, cercando di frantumare il fronte, cercando di lavorare sulle divergenze strategiche, che pure ci sono, all’interno dell’Islam, facendo una buona politica sull’emigrazione, aiutando economicamente i Paesi che lottano contro l’Is».
E la risposta militare?
«In guerra è contemplata anche la risposta militare ma se fosse la sola risposta, saremmo spacciati».
( a. lo.)
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