by redazione Global Rights | 17 Marzo 2016 16:23
Dal 19 al 21 aprile 2016 l’ONU tiene a New York una sessione speciale sulle droghe dell’Assemblea Generale (UNGASS). Avrebbe dovuto tenersi nel 2019, ma i presidenti di Colombia, Guatemala e Messico hanno ottenuto di anticiparla: troppi problemi urgenti sono all’ordine del giorno, e troppi di questi sono dovuti ai guasti prodotti dal proibizionismo e dalla war on drugs dettati dalle attuali Convenzioni internazionali sulle droghe, di cui l’ONU è garante e “gendarme”.
La guerra globale alla droga da decenni ha eclatanti e provate ricadute drammatiche su salute pubblica, giustizia e carcere, economie e diritti umani di consumatori e contadini produttori. L’enorme sviluppo del mercato nero porta con sé corruzione, violenza, crescita delle narcomafie e del loro potere su società e stati.
Se il sistema è globale, non così il consenso. In molti paesi – dell’America Latina ma anche in Europa – i governi hanno iniziato a richiedere una diversa prospettiva e una diversa politica, meno basata sulla repressione e più attenta alla salute e ai diritti; in tutti i continenti, movimenti della società civile, dei consumatori e dei contadini produttori stanno premendo per un cambio deciso delle politiche; tanto che oggi, nel 2016, la possibilità di un cambiamento appare non così impossibile, e sembra incrinare la – fino ad oggi – granitica impostazione delle Convenzioni. Gli stessi USA, ad oggi leader della war on drugs, conoscono una fase di profondi cambiamenti, a cominciare dalle nuove legislazioni in materia di legalizzazione della canapa.
Pertanto un vivace dibattito politico e una globale azione di advocacy da parte dei movimenti stanno accompagnando UNGASS 2016.
Global Rights[1] non può mancare all’appuntamento: il tema dei diritti umani è al centro della prospettiva di riforma e la politica globale sulle droghe è un esempio emblematico delle ricadute pervasive di una politica law&order e autoritaria sulla qualità della vita e dei diritti delle persone e delle comunità.
Apriamo i contributi all’informazione e al dibattito con l’intervento di Peter Sarosi[2], mediattivista e ricercatore ungherese, direttore di Rights Reporter Foundation e coordinatore di DrugReporter; è anche membro del Civil Society Forum on Drugs europeo.
qui l’intervento di Peter Sarosi in inglese[3]
Per saperne di più
English
http://idpc.net/policy-advocacy/the-un-general-assembly-special-session-on-drugs-ungass-2016[4]
http://www.undrugcontrol.info/en/un-drug-control/ungass[5]
https://www.opensocietyfoundations.org/explainers/what-ungass-2016[6]
http://www.countthecosts.org/[7]
http://www.unodc.org/ungass2016/[8]
Italiano
http://ungass2016.fuoriluogo.it/[9]
http://idpc.net/it/advocacy/la-sessione-speciale-dell-onu-sulle-droghe-ungass-2016[10]
Espagnol
http://idpc.net/es/incidencia-politica/la-sesion-especial-de-la-asamblea-general-de-las-naciones-unidas-ungass-sobre-drogas-de-2016[11]
http://www.globalcommissionondrugs.org/ungass-on-the-world-drug-problem-people-public-health-and-human-rights-at-the-centre/[12]
http://www.undrugcontrol.info/es/control-de-drogas-de-la-onu/ungass[13]
http://www.countthecosts.org/es[14]
Source URL: https://www.dirittiglobali.it/2016/03/82669/
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