by LIANA MILELLA, la Repubblica | 3 Marzo 2016 8:54
ROMA Sono 1.072 i bambini “italiani” entrati a far parte di una famiglia nel 2014. “Italiani” in quanto residenti nel nostro Paese, ma figli anche di non italiani. E sono 2mila i minori stranieri giunti in Italia nello stesso anno per essere adottati. Due dati cui si possono sommare anche gli affidamenti preadottativi, 940 sempre nel 2014. Si arriva a fatica a 4mila minori che hanno trovato casa, a fronte nello stesso anno di 9.657 domande di adozione (che possono riguardare anche una famiglia che ha chiesto più di un bambino) e di 3.857 famiglie che hanno ufficializzato la disponibilità a prendersi cura di un minore straniero.
SORPRESE DALLA BANCA DATI
A via Damiano Chiesa 24, quartiere Balduina a Roma, c’è il Dipartimento per la giustizia minorile guidato da Francesco Cascini. Qui, in un palazzo super sorvegliiato, viene gestita la banca dati sulle adozioni nazionali. Frutto dei dati inviati dai 29 tribunali minorili che gestiscono la complessa materia. Dati di cui non viene garantita la piena omogeneità perché non tutti i tribunali trasmettono con gli stessi criteri. Comunque una cassaforte numerica che, assieme a quella della Commissione per le adozioni internazionali di palazzo Chigi, consente di avere un quadro sufficiente della situazione italiana.
FOCUS SUL 2014
Partiamo da qui allora. Dagli ultimi dati disponibili. Perché il 2015 è ancora un buco nero. Nel 2014, nei 29 tribunali, sono giunte 9.657 «domande di disponibilità all’adozione». Di cui 3.345 con un coniuge di più di 45 anni. Attenzione, è importante insistere sul fatto che le domande non corrispondono ad altrettante famiglie, perché una famiglia può aver chiesto più adozioni. Solo a Roma se ne contano 878, 542 a Bologna, 478 a Firenze, 359 a Bari. Ben 3.857 domande “aprono” anche a minori stranieri.
STEPCHILD “IN FAMIGLIA”
Sempre nel 2014 sono stati 1.397 i minori dichiarati adottabili, di cui 1.119 con genitori noti e 278 ignoti. Ben evidente, già nel corso di un anno, la sproporzione tra le richieste e la disponibilità di bambini. Le sentenze di adozione risultano 1.072, mentre i cosiddetti “affidamenti preadottivi” sono 940. Da segnalare i 413 minori che sono stati adottati da un coniuge. Ovviamente siamo nell’ambito di una coppia eterosessuale regolarmente sposata.
BAMBINI STRANIERI
Nel 2014 sono state 3.141 le coppie che, dopo aver presentato una domanda di adozione, hanno ricevuto dai tribunali minorili un decreto di idoneità all’adozione stessa spendibile all’estero, un documento essenziale per qualsiasi procedura. Gli affidi di minori stranieri sono risultati 75. Le adozioni 1.969. Anche in questo caso è evidente la sproporzione tra la domanda per ottenere un bambino e l’effettiva adozione.
IL TREND INTERNAZIONALE
La Commissione di palazzo Chigi fornisce le statistiche dei maschi e delle femmine stranieri giunti in Italia per entrare in una famiglia. Dati che, dal 2006, corrono stabili, 3.188 nel 2006, 3.420 nel 2007, 3.977 nel 2008, 3.964 nel 2009, 4.130 nel 2010, 4.022 nel 2011, 3.106 nel 2012, 2.825 nel 2013 e circa 2mila nel 2014. Come spiegano i magistrati esperti di adozioni, come Daniela Bacchetta che lavora al Dipartimento giustizia minorile dopo l’esperienza al vertice della Commissione per le adozioni internazionali, la situazione è cambiata e nei paesi stranieri dove ci sono meno bambini disponibili.
IL TREND ITALIANO
È utile scorrere la tabella che fornisce il quadro delle adozioni di bambini “italiani” (lo ricordiamo, quelli che vivono in Italia ma possono essere anche figli di genitori stranieri) dal 2001 a oggi. Il trend è di fatto stabile. Si parte con 1.290 adozioni, che scendono a 972 tre anni dopo, per risalire a 1.133 nel 2007. Poi dati simili. Le città che adottano di più sono Roma, Milano, Napoli e Torino.
GLI AFFIDI
Anche qui un trend equilibrato. Dai 930 del 2001, ai 1.006 l’anno seguente, picco nel 2006 con 1.042 affidi, giù a 788 nel 2008, si va oltre i mille nel 2013, per assestarsi a 940 nel 2014.
I BAMBINI ADOTTABILI
Distinguiamo tra i figli di genitori noti e quelli di ignoti. Il dato complessivo degli uni e degli altri vede anche in questo caso un andamento simile, siamo sempre intorno al migliaio dal 2001 a oggi. Cifre più alte nel 2007 (1.345), nel 2008 (1.405), nel 2009 (1.320), nel 2012 (1.410) e nel 2013 (1.429). Gli adottabili che non sapranno mai chi erano i genitori “pesano” di meno, 327 nel 2001, 642 nel 2007, 575 nel 2008, fino ai 278 del 2014. Negli anni centrali conta ovviamente l’immigrazione. Gli adottabili con genitori noti sono in crescita lieve, 769 nel 2001, 1.073 nel 2012, 1.103 nel 2013, 1.119 nel 2014. Segno, dicono alla Giustizia, che servizi sociali e scuola funzionano meglio.
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