by UMBERTO ROSSO, la Repubblica | 29 Febbraio 2016 10:08
ROMA Nichi Vendola è papà. Insieme al suo compagno Eddy Testa, ricorrendo alla maternità surrogata, è diventato genitore di un bel maschietto: Tobia Antonio, dato alla luce da una donna californiana che ha concesso il suo utero “in affitto”, metodo del tutto legale nello stato americano. Felici Testa, che è il papà biologico del bambino, e il leader di Sel che aveva confessato di recente il suo desiderio di sposare Eddy e di diventare padre. Ma, immediatamente, il fiocco in casa Vendola diventa un caso politico perchè scoppia una violenta polemica alimentata dal centrodestra. «Atto di disgustoso egoismo, al supermarket si comprano i dvd non i figli» punta il dito il leader della Lega Salvini. «Questo è il turpe sistema della sinistra italiana, che a parole si dice contro l’utero in affitto e poi lo pratica per inventarsi genitori” accusa Gasparri, con Giovanardi che spara a zero, «tanto in Italia è stato di fatto introdotto il matrimonio e l’adozione per i gay». Da Sel e anche da alcune voci dall’interno del Pd, gli auguri al neopapà e la replica alla destra, mentre il popolo del web si scatena e si divide fra pro, contro, e molta ironia sulle polemiche scoppiate. Una tempesta che spinge Vendola a rompere il silenzio che in questo particolare momento della sua vita si era ripromesso: «Non c’è volgarità degli squadristi della politica che possa turbare la grande felicità che la nascita di un bimbo provoca». Con un comunicato, dettato alle agenzie dall’estero in cui si trova, l’ex governatore della Puglia spiega di condividere col suo compagno «una scelta e un percorso che sono lontani anni luce dalla espressione utero in affitto». Un bambino, spiega, che è figlio di una bellissima storia d’amore, «la donna che lo ha portato in grembo e la sua famiglia sono parte della nostra vita. Quelli che insultano e bestemmiano nei bassifondi della politica e dei social network mi ricordano quel verso che dice “ognuno dal proprio cuor l’altro misura” (anche se capisco che citare Dante non faccia audience)».
Controreplica di Gasparri: lo squadrismo lo pratica «chi strappa un figlio alla madre», e l’esponente di Forza Italia vuole «costi, dettagli e circostanze di questo traffico». Ma alla coppia Vendola-Testa all’estero sarà a tutti gli effetti riconosciuto il ruolo di genitori, come prevede la legislazione Usa. E non solo quella. Perché Eddy è nato a Montreal, e in Canada per le coppie gay non esistono differenze rispetto alle unioni fra coppie etero, e in quel paese i due hanno formalizzato la loro unione che dura da una decina di anni. Ma Vendola non potrà essere però legalmente il papà di Tobia Antonio proprio in Italia, dopo lo stralcio della stepchild adoption che gli avrebbe consentito il riconoscimento del figlio del partner. Potrebbe rivolgersi in tribunale, dove spesso viene riconosciuto quel diritto alla paternità.
Diviso il web. C’è chi scrive «una volta i comunisti mangiavano bambini, ora li comprano». E chi protesta: «Generare con i soldi un bambino da una sconosciuta solo per dire sono papà. Egoismo». Sono in tanti, comunque, dalla parte di Vendola. «Moralisti da social smettetela, Nichi sarà un padre dolcissimo ». «Le bestialità che scrivete mi fanno capire perchè questo Paese è in rovina». E non mancano i commenti ironici. «L’unico problema per il figlio di Vendola è che la ninna nanna durerà tre ore». O anche: «Il fatto che Vendola e il compagno siano diventati papà dimostra che nulla è impossibile, tranne avere una sinistra unita».
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