by ORIANA LISO, la Repubblica | 29 Gennaio 2016 9:48
MILANO. Niente giri di parole. Dopo aver detto che riteneva un suo diritto esprimere una preferenza, ieri Giuliano Pisapia è passato ai fatti. «Voterò la mia vicesindaca: mi piacerebbe molto che il prossimo sindaco di Milano fosse una donna». Si è presentato a un incontro elettorale di Francesca Balzani, la sua vicesindaco, appunto: e lì, con un calice in mano, ha lanciato l’endorsement che tutti i supporter di Balzani aspettavano e che, ormai, era nell’aria. Manca poco più di una settimana alle primarie del 6 e 7 febbraio, il centrosinistra è in piena e agguerrita campagna elettorale. I sondaggi danno per superfavorito il commissario Expo Beppe Sala, qualcuno prova ancora (inutilmente, sembra) a fare pressioni affinché l’assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino si ritiri, pensando così di rafforzare la candidatura Balzani. Forse anche per questo il sindaco ha deciso di metterci un carico che solo il voto del prossimo fine settimana dirà quanto determinante.
«Sono le primarie che volevamo, belle, aperte, competitive, forse anche troppo competitive. Ci sono tre candidati, io sono venuto a brindare con la candidata che preferisco», ha spiegato ieri il sindaco. Dimenticando (forse) il quarto sfidante Antonio Iannetta, e togliendo qualsiasi speranza a chi, soprattutto dalle parti dei renziani, si augurava che restasse neutrale (da qui la replica del segretario dem Pietro Bussolati: «Sono rimasto da solo a fare l’arbitro»).
Per Balzani, ieri, è stata una giornata ricca: prima una parte di Sel che annuncia il sostegno, poi le parole del sindaco, non certo a sorpresa. «Pisapia è stato il sindaco migliore che Milano abbia avuto e io sono molto orgogliosa di avere il suo voto», è il suo modo di ricambiare. Domani, sul palco del teatro Elfo, avrà intorno a sé tre dei quattro candidati alle primarie 2010 (Pisapia, Stefano Boeri e Valerio Onida) per marcare sempre più l’idea di continuità. Dopo aver animato il dibattito proponendo tram e bus gratis per tutti, questo sembra un altro tassello della strategia per rendere le primarie (sua definizione) “non salacentriche”. Ma è con il commissario Expo che duella a distanza. Sala legge sulle agenzie le parole di Pisapia e pronto replica: «Dice che gli piacerebbe che il prossimo sindaco di Milano fosse una donna, io dico invece che il prossimo sindaco deve essere bravo, competente e deve conoscere bene la città», punzecchiando Balzani che è genovese. Ma anche per lui l’appoggio del sindaco era atteso, e del resto lo sottolineano con non poca malizia i suoi sostenitori, ricordando che «era chiaro già quando a dicembre sono andati assieme da Matteo Renzi ». Un incontro che ricorda anche Majorino, che nei sondaggi finora è sempre stato non lontano da Balzani. «È una scelta annunciata da tempo, ma Francesca Balzani non è Giuliano Pisapia: vado avanti libero, come lo sono anche gli elettori».
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