Forse da queste stesse fonti Usa sono giunte le “nuove informazioni” che hanno spinto ieri sera la Gran Bretagna a sospendere tutti i voli fra la sua capitale e Sharm el-Sheikh, nel timore che «possa essere stata una bomba », ha detto un portavoce di Downing street, a distruggere l’aereo russo. L’annuncio del governo britannico è arrivato proprio alla vigilia dei colloqui previsti oggi a Londra fra il primo ministro Cameron e il presidente egiziano al-Sisi. Nel comunicato dell’ufficio del premier si citano per l’appunto “nuove informazioni” venute alla luce, senza specificare da dove provengano: «Non possiamo essere certi che l’aereo russo sia rimasto vittima di un attentato ma non siamo neanche in grado di escluderlo».
Una squadra di esperti inglesi ha raggiunto Sharm per effettuare un esame delle condizioni di sicurezza dell’aeroporto della località balneare, nel quale, indicano fonti anonime, sembrano esserci delle “falle”. L’indagine potrebbe concludersi presto, lasciano capire le autorità britanniche, per cui è possibile che i voli da e per Sharm riprendano già stamane o al massimo domani. Ma intanto la decisione ha creato allarme fra i circa 2 mila turisti inglesi che si trovano attualmente nella stazione balneare sul Mar Rosso e che non sono più sicuri di come e quando potranno tornare in patria. Il Consolato britannico del Cairo ha inviato extra personale a Sharm con l’obiettivo di rassicurare, confortare e assistere i propri cittadini. «Vogliamo sottolineare che si tratta di una misura precauzionale, presa perché diamo la priorità alla sicurezza dei nostri cittadini », afferma il portavoce di Downing street.
Cameron ha riunito ieri sera il comitato Cobra, l’organismo di cui fanno parte i capi dei servizi segreti e delle forze armate, tra i cui compiti ci sono le misure contro il terrorismo e le minacce alla sicurezza nazionale. Il ministro dei Trasporti McLoughlin osserva che gli esperti del governo vogliono essere ben certi che le massime misure di sicurezza siano in vigore a Sharm, prima di autorizzare voli britannici. La Easyjet ha cancellato due voli per Sharm nella serata di ieri; la British Airways attende ulteriori indicazioni del governo prima di annunciare se i suoi voli di oggi saranno cancellati. L’Alitalia non vola da tempo sul Sinai, ma Sharm è raggiungibile dall’Italia con voli charter e a basso costo. Per il momento la Farnesina non ha ritenuto di dover prendere iniziative analoghe a quella del governo britannico, ma ha consigliato ai nostri connazionali che vanno a Sharm di non uscire dai resort.