South Carolina, scuola di polizia
“..fucking with me cause I’m a teenager..”
— NWA: Fuck The Police
L’ultimo, ennesimo, video che va a ingrossare lo smisurato archivio dell’endemico abuso di polizia in America, ripropone un iconografia fin troppo nota con una incongrua novità: sposta l’azione dentro un aula scolastica. In quella classe del liceo di Spring Valley, in South Carolina, la vittima è una adolescente afroamericana che si rifiuta di lasciare l’aula e viene aggredita con ferocia da un energumeno dello sheriff’s department. Il poliziotto che la sbatte a terra con tutto il banco e la trascina come un sacco per ammanettarla potrebbe essere all’opera su un marciapiede di Baltimora o della South Side di Chicago. Il fatto che invece che sul cofano di una volante sbatta la faccia della ragazza sul pavimento di una scuola è una variante ancora più efferata su una atavica scena di troppo ordinaria violenza.
L’irruzione della violenza poliziesca da strada in una lezione di liceo registrata lunedì sui telefonini dei ragazzi della Spring Valley High School è raccapricciante quanto assurda nella sua paradossale sproporzione: un pestaggio di polizia dell’adolescente che non posa il telefono.
È incredibile eppure è così, molte medie superiori Usa hanno in dotazione permanente negli istituti pattuglie di polizia. Un programma istituito per difesa conto eventuali sparatorie – altra specialità nazionale – ma la direzione scolastica di ogni istituto può disporre degli agenti anche per mantenere la disciplina ordinaria. Quindi ad ogni ragazzo americano può capitare di venire a contatto con un agente armato a scuola, o fermato da una volante e ammanettato per aver marinato.
È prassi corrente nei municipi americani mantenere un coprifuoco per i giovani in età scolare: se ti trovi fuori da scuola senza giustificazione sei passibile di arresto; se la tua pelle è scura rischi di passare guai peggiori.
La scena registrata a Spring Valley in un ordinario giorno di scuola ha insomma riproposto in quell’aula l’amalgama tossico di psicologia della violenza, di cultura di controllo sociale, razzismo e congenita diffidenza dei giovani che avvelena ancora oggi in modo incredibilmente intrattabile la società pur multietnica e nominalmente liberale d’America.
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