La “ primavera araba” continua anche attraverso le tragedie, come in Siria e in Libia. L’Egitto, invece, pur continuando a condurre una lotta senza quartiere ai Fratelli musulmani, si è riallacciato al sistema di Mubarak. Ma questa primavera non è ancora finita. Non ha ancora detto l’ultima parola. È notizia recente che i libici si sono messi d’accordo per un governo unico. Forse l’attribuzione del Nobel alla nuova Tunisia cambierà lo sguardo che il mondo posa sul mondo arabo in crisi. Il fatto è che, premiando sia un sindacato che gli imprenditori, sia un’associazione di avvocati che la lega per per i dirit- ti umani, il comitato del Nobel contribuisce a valorizzare la società civile in tutte le sue componenti e nella sua varietà, una società che ha contribuito all’instaurazione della democrazia nel paese malgrado le resistenze della componente islamista e dei partiti conservatori. Questo probabilmente scatenerà una crisi di nervi nei ranghi del Daesh. Si tratta di un segnale forte inviato a tutto il mondo e in particolare ai paesi arabi che imbavagliano la loro società civile, composta per la maggior parte da donne. È anche un segnale ai paesi europei che esitano a investire e ad aiutare la Tunisia, la cui economia è stata assassinata dal terrorismo.
È un premio talmente carico di simboli che dà speranza a un popolo che ha sofferto sotto Ben Ali e che sta imparando un giorno dopo l’altrol’esercizio della democrazia. Questo apprendistato ha bisogno di tempo e di stabilità. La Tunisia ha bisogno di essere protetta e soccorsa, perché i suoi nemici radicali e barbari non mollano la presa.
D’altronde anche l’Académie Goncourt, che attribuirà il suo premio annuale a Parigi il prossimo 3 novembre, per spirito di solidarietà con la Tunisia ha deciso di tenere a Tunisi la riunione del 27 ottobre in cui verrà stabilita la short list dei finalisti.
Anche spostare a Tunisi la giuria del premio letterario più prestigioso di Francia è un simbolo che esprime sostegno e solidarietà per la giovanissima rivoluzione tunisina.
(Traduzione di Elda Volterrani)