by redazione | 23 Settembre 2015 9:54
Venerdì prossimo, 25 settembre, sarà una giornata molto particolare per New York che verrà bloccata dalla visita di papa Bergoglio.
Una visita papale negli Stati Uniti non è un evento comune è quindi scontato che sia molto atteso, che i sistemi di sicurezza siano quelli della massima allerta (sarà praticamente impossibile muoversi per Manhattan per tutta la giornata) e che se ne parli; meno scontati sono i toni della discussione e più di tutto è sorprendente la fonte di questi toni.
Giá da tempo la strana compagna americana di questo papa è la sinistra radicale, per cui voci che da sempre sono state anti clericali, come quelle della rivista Mother Jones, una tra le più radicali d’America, sottolinea come le posizioni del papa su ambiente e lotta al capitalismo siano vicine alle loro.
Come Mother Jones anche Occupy Wall Street (OWS) sottolinea una comunione di intenti con il papa, vicinanza che viene rimarcata tramite le dichiarazioni di OWS tramite il loro account twitter. «Prima o poi questo papa si affaccerà al balcone e comincerà l’omelia iniziando con ’mic check’ » twittava qualche settimana fa Occupy in riferimento alle dichiarazioni del papa sul tema della distribuzione del capitale.
Questo mentre la destra americana, cominciando dall’ultraconservatrice Fox News, dipinge il nuovo corso del vaticano come pericoloso, imbarazzante e per alcuni anche contro producente.
Con questa premessa non sembra più tanto strano che a stendere un metaforico tappeto rosso per papa Bergoglio siano identità tradizionalmente schierate sul lato opposto della chiesa.
«Ci si ritrova su le somiglianze sostanziali piuttosto che dividersi su i particolarismi — dice Justin, che fa parte di Occupy Wall Street sin dalla prima occupazione — Quando il papa afferma che il sistema economico capitalista è un sistema opprimente e colpevole, causa di ingiustizie sociali e portatore di guerra, che i paesi poveri non dovrebbero essere ridotti a fornitori di materie prime e manodopera a basso costo per i paesi sviluppati, che la difesa dell’ambiente è un tema principale dell’agenda politica e per cui fare pressioni, quello che sento sono gli stessi concetti che Occupy Wall Street va ripetendo da quattro anni. Se ne sono sorpreso? Certo che ne sono sorpreso, Io personalmente sono agnostico ma è confortante che una figura rilevante abbracci posizioni radicali, contro il sistema capitalista. In questi giorni stiamo vedendo Hillary Clinton agonizzare nel decidere fin dove spingersi nello sfidare i titani di Wall Street, il papa può permettersi di fare meno calcoli politici e prendere una posizione. E poi noi a Zuccotti park, abbiamo sempre ospitato cerimonie religiose interconfessionali quando queste erano nuove occasioni per celebrare la tolleranza e lo spirito rivoluzionario».
Per il 25 settembre, quindi, non sono previste manifestazioni di protesta da parte di OWS: «Commenteremo le sue dichiarazioni — continua Justin — siamo in attesa per quello che avrà da dire su Wall Street, visto che sarà qui a New York, proprio nel ventre della bestia».
Questa attesa e questo aspetto da occupiers (ed usano proprio questo termine, in modo compulsivo) viene continuamente rimarcato dalla destra che, invece, attende l’arrivo del papa con tutt’altro spirito, ferita come da un tradimento per chi si aspetta che dio benedica sempre e comunque l’America.
«Vuole essere un papa moderno», ha detto Greg Gutfeld di Fox News «Ha solo bisogno dei dreadlocks, di un cane e una bandana, e potrebbe tranquillamente essere ad Occupy Wall Street».
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