I bam­bini yemeniti stanno morendo di fame

I bam­bini yemeniti stanno morendo di fame

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«Novan­ta­se­mila bam­bini sono a serio rischio di morte nella città di Hodei­dah». I numeri, ripor­tati in un’intervista ad Al Jazeera dal rap­pre­sen­tante dell’Unicef in Yemen, Jeremy Hoc­kins, danno la misura del dramma della popo­la­zione civile. «I livelli di mal­nu­tri­zione nei bam­bini sono rad­dop­piati e in alcuni casi tri­pli­cati. Stiamo par­lando delle future generazioni».

Le ragioni dell’emergenza sono esclu­si­va­mente poli­ti­che: il fronte anti-Houthi vuole pie­gare lo Yemen e usa ogni mezzo. Com­preso un blocco che impe­di­sce agli aiuti di arri­vare a desti­na­zione. E men­tre l’Onu lan­cia allarmi ina­scol­tati, si inten­si­fica l’operazione mili­tare con­tro il paese: ieri è stato uno dei giorni peg­giori per la capi­tale Sana’a. Nono­stante venga rego­lar­mente bom­bar­data da 5 mesi, i resi­denti ieri hanno par­lato di una vio­lenza quasi senza pre­ce­denti: i jet sau­diti hanno col­pito le abi­ta­zioni dei lea­der poli­tici Hou­thi e basi mili­tari per tutta la notte.

La paura che l’invasione via terra, già comin­ciata, rag­giunga a breve la capi­tale sta spin­gendo molte fami­glie alla fuga. Ai 10mila sol­dati già pre­senti – da Ara­bia sau­dita, Qatar, Bah­rein e Emi­rati Arabi – se ne aggiun­ge­ranno 6mila dal Sudan. Sareb­bero già arri­vati 800 mili­tari egi­ziani, sep­pure il Cairo per ora smen­ti­sca. Il timore è che, nono­stante la potenza di fuoco messa in campo dalla coa­li­zione gui­data dal Golfo, la guerra si pro­trarrà a lungo per­ché ha risve­gliato forze anta­go­ni­ste di ogni tipo, dai seces­sio­ni­sti ad al Qaeda.



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