MILANO . Per la prima volta sopra i due miliardi di ricavi (+12%) e per la prima volta (Compagnie monegasque a parte) un’acquisizione all’estero, il 51% dell’inglese Cairn (risparmio gestito).
Sono questi i due elementi chiave della giornata di Mediobanca, il cui cda ieri ha approvato i risultati del bilancio 2014/2015, chiuso al 30 giugno con un aumento dell’utile netto del 27% rispetto ad un anno fa (a 590 milioni) e un dividendo proposto a 0,25 euro per azione (+67%). Non dovrebbero esserci novità in arrivo invece sul fronte del patto di sindacato (l’eventuale disdetta deve arrivare entro il 30 settembre). Ieri Federico Ghizzoni, l’ad di Unicredit ha detto: «Credo sarà rinnovato sulle base di oggi, è un processo tranquillo ».
«Sono contento, i risultati sono al di là delle nostre aspettative », ha sottolineato l’ad del gruppo, Alberto Nagel. Crescono il margine di interesse (+5%) e le commissioni (+11%); scende invece il contributo di Generali, la cui quota di utili è passata da 261 a 224 milioni (mentre Rcs e Prelios sono state svalutate). Nagel ha comunque confermato la sua fiducia a Mario Greco: «Il piano strategico di Generali è molto interessante e va nella giusta direzione». Mediobanca dismetterà una quota del 3% di Generali nel primo semestre del 2016, mentre su Rcs ha detto di seguire «attentamente » il dossier e di preferire un gruppo concentrato su meno attività; verrà consegnata all’opa invece la quota Pirelli.
Dalle cessioni realizzate in questo esercizio Mediobanca ha incassato 291 milioni (con una plusvalenza di 126). Sono state cedute Telco/Telecom, Pirelli e Santé; negli ultimi due esercizi sono state vendute partecipazioni per 1,1 miliardi e l’obiettivo è di arrivare a 2 miliardi di euro nell’arco di piano (luglio 2016). Che non verrà rivisto in anticipo, a causa della volatilità dei mercati e dell’evoluzione della normativa.
Tutte le divisioni hanno il segno più (tranne Che banca! che però ha dimezzato la perdita) è migliorato il cost/income, sono aumentati gli impieghi e il patrimonio di vigilanza, il Cet1, è a quota 13,2% fully phased.
Piazzetta Cuccia continua a premere l’acceleratore sul risparmio gestito: a fine esercizio era arrivata a 35 miliardi di asset. E ora sembra essere più vicina l’acquisizione del 50% di Banca Esperia da Mediolanum: «Continuiamo a discutere con l’altro azionista e, se possibile, troveremo un accordo», ha detto Nagel. E proprio nella direzione del risparmio gestito (è specializzata negli investimenti alternativi) va l’acquisizione del 51% di Cairn (con opzione a salire al 100%), che ha masse in gestione per 5,6 miliardi di dollari e mandati di advisory per altri 9,1. Il gruppo peserà per l’8% delle commissioni attuali di Mediobanca.