Spara nelle basi militari uccide quattro marines “Era affascinato dall’Is”

by redazione | 17 Luglio 2015 17:52

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NEWYORK. Quattro marines morti, tre feriti, tra cui un agente di polizia, e l’autore della strage freddato mentre tentava la fuga.
Muhammed Youssef Abdulazeez, venticinque anni, è arrivato all’improvviso (erano quasi le undici di mattina) a bordo di una Mustang decappottabile chiara, armato fino ai denti. E deciso ad uccidere. Ci sono ancora diversi misteri su quanto è accaduto ieri mattina a Chattanooga, Tennessee, quando un uomo preso da furia omicida ha attaccato in sequenza due centri di reclutamento militari sparando ad altezza d’uomo. Semplice killer o terrorista? Dopo ore dalla sparatoria non c’era ancora una certezza ufficiale, ma le origini dell’uomo (cittadino americano nato in Kuwait), la sua religione (è musulmano), i luoghi colpiti, e il massiccio arrivo di agenti Fbi delle squadre speciali anti-terrorismo fanno propendere per un attacco (sia pure solitario) in stile jihadista.
Con tanto di firma, un tweet postato in rete pochi istanti (erano le 10:34 di mattina) prima della sparatoria: «Cani americani presto rimarrete stupefatti. #Chattanooga, #Usa, #Isis”».
«Sembra abbia agito da solo», ha poi commentato il presidente Obama, che ha espresso il suo dolore per le vittime.
Abdulazeez nella cittadina del Tennessee (nota in tutto il mondo per una celebre canzone) era ben conosciuto, il comune lo aveva arruolato tempo fa come “special policeman”, addetto (ma senza armi) a compiti di controllo in un parco, ma nessuno aveva mai sospettato che nutrisse simpatie per il terrorismo islamico. In un primo momento il District Attorney aveva parlato di “domestic terrorism” (un modo, piuttosto generico, con cui vengono definiti gli attentati di estremisti bianchi contro obiettivi governativi), poi – mentre la polizia sosteneva di indagare a tutto campo («non sappiamo se è terrorismo internazionale, terrorismo interno o crimine comune»)- si era auto-smentito: «Le indagini sono in corso, l’Fbi è impegnata a chiarire ogni aspetto della sparatoria, e se si sia effettivamente trattato di terrorismo».
I due uffici di reclutamento militari si trovano a circa otto miglia di distanza l’uno dall’altro. Il killer ha attacato prima quello che si trova all’interno di una grande centro commerciale sulla Lee Highway e poi il secondo (più isolato), anche questo lungo una delle grandi arterie della cittadina del Tennessee. Una donna che lavora nel ristorante (italiano) accanto ad uno dei due centri di arruolamento attaccati da Mohammed, è una delle poche testimoni oculari che ha visto tutta la scena: «Guardavo fuori dalla finestra, ho visto questo tipo in una bella auto, una Mustang argentata con la cappotta tirata giù. Un uomo bianco, che ha improvvisamente ha imbracciato un fucile di precisione iniziando a sparare contro l’ufficio militare. Non ho idea di quante volte abbia sparato, sono state tante, tante. Appena ha finito e scappato rapidamente». Le squadre speciali Swat hanno fatto irruzione (dopo la strage e dopo la morte di Muhammed, ucciso da un poliziotto che a sua volta è rimasto ferito) nella casa dove abitava – in un quartiere residenziale – il presunto terrorista.
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