Jobs Act, la protesta dei precari di «Italia Lavoro »

Jobs Act, la protesta dei precari di «Italia Lavoro »

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Precariato. Hanno vinto un concorso, ma rischiano di restare disoccupati. Si occupano di “Neet”, disoccupati e della “Garanzia Giovani”, ma non hanno certezze. Si sono organizzati. Ieri in uno “speakaers’ corner” oggi in un presidio al ministero del Lavoro a Roma

Sono circa 400 i col­la­bo­ra­tori che a giu­gno hanno vinto un con­corso a Ita­lia lavoro spa, un’agenzia del Mini­stero del Lavoro che il Jobs Act scio­glierà facen­dola con­fluire nell’Agenzia Unica del Lavoro, insieme all’Isfol e altri enti. Ieri hanno orga­niz­zato uno «spea­kers’ cor­ner» presso la sede dell’agenzia in via Gui­du­baldo del Monte a Roma. «Ci hanno impie­gati per com­bat­tere la disoc­cu­pa­zione e la pre­ca­rietà. In que­sti anni siamo stati stru­men­tali al rag­giun­gi­mento di obiet­tivi occu­pa­zio­nali, ci occu­piamo di «Neet» e disoc­cu­pati per «Garan­zia Gio­vani».

Dal 31 marzo siamo senza lavoro e nono­stante abbiamo vinto le sele­zioni indette da Ita­lia Lavoro Spa rischiamo di finire disoc­cu­pati, pro­prio men­tre è in discus­sione il decreto legi­sla­tivo per il rior­dino della nor­ma­tiva. Ad oggi non abbiamo nes­suna cer­tezza in merito. Inol­tre, visti i ritardi nell’erogazione dei nuovi ammor­tiz­za­tori sociali pre­vi­sti dal Jobs Act (Dis-Coll e Naspi), non usu­fruiamo di nes­suno stru­mento di soste­gno al red­dito». Oggi pome­rig­gio saranno in pre­si­dio davanti al mini­stero del Lavoro a Roma.


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