Ecco chi sono i tre Paperoni greci più ricchi (e perché non pagano tasse)

by redazione | 3 Luglio 2015 9:21

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A guidare la classifica 2015 di Forbes è Philip Niarchos, il primogenito del celebre magnate greco Stavros Niarchos, storico rivale di Aristotele Onassis. Scomparso nel 1996, Stavros è stato uno degli uomini più ricchi del mondo, con potenti agganci negli Stati Uniti dove sposò la figlia di Henry Ford. La sua flotta di oltre 80 tra petroliere e superpetroliere , cresciuta anche grazie alla crisi di Suez del 1956, era tra le più potenti del Mediterraneo. Il figlio Philip, erede di buona parte della fortuna paterna e ora Paperone greco numero uno, ha sposato una rampolla della famiglia Guinness.

Ma come fanno a essere così ricchi, questi armatori greci, con Atene che si ritrova sul lastrico? Come fa la devastata Grecia ad avere la flotta mercantile più potente al mondo, dopo aver sorpassato quella giapponese nel 2013, in piena crisi?

La fortuna degli oligarchi greci si deve a una famigerata e indistruttibile norma costituzionale del 1967 (l’anno del colpo di stato dei colonnelli), che permette ai proprietari di navi di non pagare tasse sui profitti generati all’estero. Una manna, tanto che tra il 2000 e il 2010 sono stati trasferiti oltreconfine 140 miliardi di utili degli armatori, pari al 43% del debito pubblico greco, senza che venisse pagato un solo euro al malconcio Fisco ellenico. Tsipras aveva minacciato una patrimoniale, ma gli oligarchi hanno risposto senza scomporsi che sarebbero fuggiti all’estero con le loro attività, lasciando a piedi 250mila lavoratori greci (e mandando in fumo il 7% del Pil). Così non se ne è fatto nulla. E i ricchi greci continuano a vivere esentasse o quasi, pur con il loro Paese in default.

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