Fallita la mediazione Grecia, cresce la paura

by redazione | 15 Giugno 2015 9:03

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BRUXELLES La palla adesso torna all’Eurogruppo, che riunisce i ministri dell’Economia e delle Finanze dei Paesi che aderiscono all’euro. È fallito l’ultimo tentativo di mediazione del presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, che con rappresentanti personali e in stretto contatto con gli esperti di Commissione, Bce e Fmi, ha cercato una soluzione con il governo greco che permettesse una valutazione positiva in tempo per la riunione di giovedì dell’Eurogruppo. L’incontro tra la delegazione greca e i creditori internazionali è durato appena quarantacinque minuti, abbastanza per capire che le posizioni sono ancora distanti. «Sebbene qualche progresso sia stato fatto — ha spiegato una portavoce della Commissione Ue — il negoziato non è riuscito, poiché resta una significativa distanza tra i piani delle autorità greche e le richieste di Commissione, Bce e Fmi per quanto riguarda lo 0,5-1% del Pil o l’equivalente di oltre 2 miliardi di misure di bilancio permanenti su base annua. Inoltre, le proposte greche restano incomplete. Su questa base, un’ulteriore discussione dovrà ora avvenire all’Eurogruppo».
Dove il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis dovrà confrontarsi con una Germania per niente disposta a concessioni. Berlino «non si farà ricattare» per trovare un accordo sul salvataggio della Grecia spiegava ieri in un’intervista il ministro dell’Economia tedesco e vicecancelliere, Sigmar Gabriel, che oggi ribadisce in un editoriale sulla Bild : «L’ombra di una uscita della Grecia dall’euro sta diventando sempre più visibile — scrive —. Gli esperti greci della teoria dei giochi stanno giocando d’azzardo, mettendo in pericolo il futuro del loro Paese e dell’Europa» ma «i lavoratori e le famiglie tedesche non pagheranno per le esagerate promesse elettorali fatte da un governo mezzo comunista». È ancora dialogante, invece, il presidente della Commissione Ue Juncker, che «resta convinto — ha spiegato la portavoce — che con più forti sforzi di riforme da parte greca e volontà politica da parte di tutti, una soluzione può ancora essere trovata prima della fine del mese», data di scadenza del programma di aiuti attualmente in corso.
La Grecia è sempre pronta a trovare una soluzione con i suoi creditori, ha replicato da Atene il vicepremier Yannis Dragasakis, ribadendo però che le pensioni non si toccano e il no ad aumenti dell’Iva sui beni di prima necessità.
Francesca Basso
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