Check Point San Luigi, dove si scambiano i pro­fu­ghi

by redazione | 18 Giugno 2015 8:34

Loading

Ventimiglia. La Francia continua a braccare i migranti per riportarli nella cittadina ligure. La situazione di stallo si fa sempre più drammatica, sono ancora più di cento i profughi che hanno scelto gli scogli come riparo in attesa che l’Europa prenda una decisione che non vuole prendere. Nel frattempo, a Milano, David Cameron e Matteo Renzi fingono di aver trovato qualche accordo per contrastare gli sbarchi dalla Libia

Chi non ha mai dor­mito su uno sco­glio, per ren­di­con­tare la situa­zione alla sco­gliera di Ponte San Ludo­vico, al con­fine tra Ita­lia e Fran­cia, potrebbe anche soste­nere che la quinta notte è stata tran­quilla. Nes­suna ten­sione. Signi­fica che la poli­zia almeno ieri non ha mal­trat­tato le cento per­sone che ormai da quasi una set­ti­mana con la loro stessa pre­senza si osti­nano a dare pugni in fac­cia a un’Europa, come direbbe il mini­stro Alfano, che non rie­sce a pro­vare nem­meno un bri­ciolo di dolore. I migranti ormai fareb­bero bene a lasciare la sco­gliera, il sole pic­chia, la notte spacca le ossa, e nes­sun ita­liano o fran­cese merita di assi­stere a que­sta prova di forza e di corag­gio. E dopo cin­que giorni, anche se i migranti non lo pos­sono sapere, lo spet­ta­colo della sco­gliera piena di uomini e donne che sof­frono non scan­da­lizza più nes­suno. Il sipa­rio sta per calare, e nono­stante il Papa non dovrebbe esserci perdono.

Ieri mat­tina si voci­fe­rava di un fatto, non con­fer­mato, che avrebbe ripor­tato Ven­ti­mi­glia alla ribalta: due pro­fu­ghi sareb­bero stati tro­vati morti a Men­tone (Fran­cia) lungo i binari della fer­ro­via. Noti­zia poi smen­tita dalle due poli­zie che fra­ter­niz­zano lungo la linea di con­fine (sareb­bero morti ma due mesi fa). Gli agenti con­fa­bu­lano a Ponte San Luigi, il pas­sag­gio più alto per entrare in terra fran­cese, dove per tutto il giorno c’è stato un penoso scam­bio di uomini e donne: almeno cento per­sone sono state brac­cate dalla gen­dar­me­rie e poi sono state cari­cate sul pull­man della Croce Rossa che le ha ripor­tate indie­tro a Ven­ti­mi­glia. Ma sem­bra che il governo ita­liano abbia smesso di far finta di aprire un con­ten­zioso con la Francia.

Ecco per­ché nella cit­ta­dina ligure ieri c’erano circa sei­cento migranti, più dell’altro giorno. Sono cre­sciuti anche quelli che cer­cano riparo sugli sco­gli, per la Croce Rossa sareb­bero cen­to­cin­quanta. Chi si avvi­cina lo fa per aiu­tare, porta cibo, bevande, ombrelli, tende, qual­che auto­mo­bi­li­sta regala un frutto. Ita­liani e fran­cesi. I volon­tari stanno ragio­nando sul Rama­dan che ini­zia oggi (ieri sera è arri­vato l’imam di Nizza). Il timore è che il digiuno sotto il sole possa cau­sare qual­che malore. Tutto lascia pen­sare che la situa­zione non sia sul punto di sbloc­carsi e per que­sto nella sta­zione oggi ver­ranno uti­liz­zati nuovi locali attrez­zati con brande per l’accoglienza.

La situa­zione di stallo, forse tran­quilla e per que­sto ancora più incre­di­bile, non turba la poli­tica ita­liana. L’eco di Ven­ti­mi­glia è arri­vata a Palazzo con una inter­ro­ga­zione di Sel che ha chie­sto conto al mini­stro degli Interni dello sgom­bero vio­lento di mar­tedì. “Vogliamo sapere — chie­dono cin­que depu­tati — per­ché il Vimi­nale abbia deciso di met­tere in atto un’operazione chia­ra­mente inu­tile, se non dan­nosa, sotto il pro­filo dell’ordine pub­blico, e comun­que lesiva della dignità di per­sone che mani­fe­stano sem­pli­ce­mente il diritto di ogni essere umano a sta­bi­lire la pro­pria resi­denza lad­dove siano garan­tite con­di­zioni minime di esi­stenza”. A domanda, per quanto utile possa essere il parere di Alfano, ovvia­mente non c’è risposta.

Piut­to­sto signi­fi­ca­tiva, invece, la sce­netta penosa che ieri ha visto pro­ta­go­ni­sta Mat­teo Renzi nei panni del padrone di casa che omag­gia l’ennesimo ospite di riguardo all’Expo di Milano, que­sta volta il pre­mier inglese David Came­ron. I due, bontà loro, dopo il risotto e l’arrosto di vitello, hanno anche tro­vato il tempo per fare due chiac­chiere sull’immigrazione. Came­ron, oltre ad aver riba­dito che sco­gli o non sco­gli l’Inghilterra non è dispo­sta ad acco­gliere i pro­fu­ghi che sbar­cano in Ita­lia, ha liqui­dato il pre­si­dente del Con­si­glio avan­zando pro­po­ste di un’inconcludenza disar­mante. Dice Came­ron che i due paesi lavo­re­ranno insieme e che “c’è biso­gno di un approc­cio glo­bale” e che sarebbe auspi­ca­bile “un nuovo governo in Libia che dia la cac­cia alle bande cri­mi­nali”. Poi la pro­messa: il Regno Unito sarebbe pronto a lavo­rare con i nostri ser­vizi di intel­li­gence in Sici­lia, “dove noi met­te­remo gente e risorse per pro­vare a inter­rom­pere i col­le­ga­menti tra chi cerca di par­tire e gli sca­fi­sti”. Renzi è rima­sto sod­di­sfatto, per­ché “c’è la con­di­vi­sione che que­sto pro­blema non è un pro­blema solo ita­liano”. Lo spac­cone, solo nel salotto di Bruno Vespa.

Post Views: 312

Source URL: https://www.dirittiglobali.it/2015/06/check-point-san-luigi-dove-si-scambiano-i-pro%c2%adfu%c2%adghi/