Addio ai precari co.co.pro. Ma resta una «zona grigia» per commessi e pony express

Addio ai precari co.co.pro. Ma resta una «zona grigia» per commessi e pony express

Loading

MILANO Manca soltanto la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale che arriverà oggi. Poi diremo addio ai co.co.pro., i contratti di collaborazione a progetto che a partire dall’entrata in vigore del decreto attuativo del Jobs act non potranno più essere attivati e andranno ad esaurimento. In generale, la stipula di contratti di collaborazione d’ora in poi è sottoposta a limiti più rigorosi. Viene esclusa nel caso si tratti di prestazioni personali, continuative ed etero-organizzate dall’impresa per quanto riguarda luoghi e tempi di lavoro. In questi casi dovrebbe essere applicato il nuovo contratto a tutele crescenti. Le finte collaborazioni hanno sei mesi per essere regolarizzate. Dal primo gennaio 2016 potranno essere ricondotte a lavoro subordinato, tramite l’intervento di un giudice o di un ispettore del lavoro. Dice Aldo Bottini, presidente di Agi (l’associazione degli avvocati giuslavoristi italiani) che la limitazione della collaborazione coordinata e continuativa è parte organica della riforma del lavoro targata Renzi.
All’articolo 1 il Jobs act stabilisce che il rapporto a tempo indeterminato è la forma comune dei rapporti di lavoro. Una sorta di manifesto programmatico ora reso più attraente anche per effetto degli incentivi dell’ultima legge di Stabilità. Non mancano però delle eccezioni. I co.co.co. Non avranno limitazioni quando si tratta di lavoratori iscritti ad albi professionali. La deroga si applica anche alle società sportive dilettantistiche, al datore di lavoro Pubblica Amministrazione (fino al 1 gennaio 2017), infine a specifici settori regolamentati da accordi collettivi stipulati dalle organizzazioni sindacali (è il caso dei call center).
Rileva Bottini che rimarrà — ma avrà un perimetro sempre più ristretto — la cosiddetta zona grigia. Situazioni in cui sarà il giudice a dover decidere tra le due parti in causa. I commessi e i pony express ad esempio, gli addetti alle consegne inquadrati in gran parte dalle aziende spedizioniere come collaboratori a progetto, dal 1 gennaio potranno rivendicare un contratto dipendente.
Rita Querzè
Fabio Savelli


Related Articles

Primarie anche per la Cgil la «gaffe» dei Democratici

Loading

 È stata solo una battuta ma nel sindacato qualche mal di pancia l’ha provocato. In una delle interviste rilasciate il giorno dopo l’affermazione nel ballottaggio il vincitore Pier Luigi Bersani ha sostenuto la bontà  del metodo delle primarie anche per quanto riguarda la selezione dei gruppi dirigenti del sindacato. Bersani sicuramente lo aveva dimenticato ma questa parola d’ordine era già  risuonata in casa Cgil nel 2009 creando qualche turbamento.

Volkswagen accelera sulle vendite entro l’anno sorpasso su Toyota

Loading

Le aziende del trasporto si fermano per la prima di 5 giornate. Paralisi al porto di Genova.Previsti 8,1 milioni di auto. Ma c’è il faro di Moody’s  Tir a motori spenti, sciopero al via il governo: la protesta è illegittima.  L’agenzia di rating teme la rottura con Suzuki: “Problema per la crescita in Asia” 

Il Bundestag dice sì agli aiuti per la Grecia ma Merkel perde voti

Loading

Nella Cdu-Csu 63 dissidenti, 3 astenuti e 17 assenti Schaeuble: “Fmi farà la sua parte”. Resta il rebus debito

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment