? Ventimiglia, al confine della realtà

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Ventimiglia. Mani sulla faccia, persone trascinate a forza, donne che urlano, fuggi fuggi generale. Una mattina di paura e sgomento per decine di migranti che la polizia ha trascinato a forza su furgoni diretti alla stazione ferroviaria. Un’operazione inutile che non ha disinnescato la protesta dei migranti che ancora ieri notte hanno dormito arrampicati sugli scogli della cittadina ligure

“Quelle imma­gini sono un pugno in fac­cia all’Europa” ha detto il mini­stro dell’Interno Ange­lino Alfano, un mar­ziano, un inca­pace, come se ieri non ci avesse messo del suo coman­dando un inter­vento inu­tile, disor­di­nato e vio­lento per allon­ta­nare con la forza alcuni migranti che dor­mi­vano in una pineta vicino al mare, quelli che non si sono rifu­giati sugli sco­gli. Un’azione insen­sata che almeno per una que­stione di “decoro” (in que­sti giorni sono tutti così affe­zio­nati al “decoro”) le auto­rità ita­liane avreb­bero potuto rispar­miarsi. Mani in fac­cia e sul collo, per­sone brac­cate e cari­cate a forza sui fur­goni della Croce Rossa, donne che pian­ge­vano, urla, bam­bini spa­ven­tati, il tutto per “invi­tare” i migranti a spo­starsi alla sta­zione di Ven­ti­mi­glia. Secondo la poli­zia, lo sgom­bero si sarebbe reso neces­sa­rio anche per non meglio pre­ci­sati motivi di igiene. Alla fine del para­pi­glia due eri­trei sono stati fer­mati con l’accusa di aggres­sione e resi­stenza a pub­blico uffi­ciale. Gli sco­gli però non sono stati libe­rati: “Abbiamo biso­gno di pas­sare, non tor­ne­remo indie­tro” gri­da­vano ieri sera gli ottanta pro­fu­ghi aggrap­pati in riva al mare.

Anche la Croce Rossa “prende le distanze dallo sgom­bero” scri­vendo in una nota “di non aver pre­stato il fianco ad azioni di forza”. Quel fur­gone, scrive la Cri, doveva essere uti­liz­zato solo per ope­ra­zioni di soc­corso. Una nota inu­suale. L’Arci Impe­ria (e l’Arci Nazio­nale) invece parla di ver­go­gna euro­pea e impo­tenza ita­liana. Secondo l’associazione il blitz improv­viso sarebbe stato pen­sato per inqua­li­fi­ca­bili esi­genze media­ti­che: “Un modo per accon­ten­tare le tele­ca­mere sem­pre alla ricerca di imma­gini cruente e per ten­tare di dimo­strare effi­cienza e auto­re­vo­lezza”. Con que­sto risul­tato: “E’ stata libe­rata l’aiuola anti­stante un noto risto­rante di lusso, una decina di migranti sono stati ripor­tati alla sta­zione men­tre gli animi si sono ancora più sur­ri­scal­dati al con­fine di Stato, dove un cen­ti­naio di per­sone allo stremo con­ti­nuano a sol­le­ci­tare un inter­vento dei governi euro­pei affin­ché venga rico­no­sciuto il loro diritto a cir­co­lare libe­ra­mente”. Un pugno in fac­cia anche all’Italia e al suo governo. Per Nicola Fra­to­ianni (Sel), che è a Ven­ti­mi­glia con una dele­ga­zione del suo par­tito, è stata “una prova di forza inu­tile ed umi­liante per per­sone che già hanno sof­ferto abbastanza”.

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Sullo spic­chio di mondo al con­fine tra Ita­lia e Fran­cia intanto gli uomini liberi di cir­co­lare con­ti­nuano a fare avanti indie­tro. Costa Azzurra, riviera di Ponente. C’è chi si ferma a curio­sare, qual­cuna dona qual­cosa, altri impre­cano, molti soli­da­riz­zano e altri ancora con­ti­nuano a fare il loro mestiere. La poli­zia ieri sera pre­si­diava anche i sen­tieri che dalla fron­tiera scen­dono fino alla sco­gliera per inter­cet­tare i pro­fu­ghi respinti dalla Fran­cia, men­tre la Croce Rossa Ita­liana e l’omologa fran­cese si sono riu­nite per cer­care di gestire al meglio una que­stione di natura reli­giosa: domani in Ita­lia ini­zia il Rama­dan e sugli sco­gli ci sono molti musul­mani osservanti.



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