Il Psoe di Madrid: «Tessera ai migranti per i diritti»

Il Psoe di Madrid: «Tessera ai migranti per i diritti»

Loading

Quello dell’immigrazione — come non poteva essere altri­menti — è uno dei temi più pre­senti nella cam­pa­gna elet­to­rale per le amm­ni­stra­tive di dome­nica prossima.

C’è la foto, ormai ico­nica, del bam­bino rin­chiuso nella vali­gia nel ten­ta­tivo di entrare in Spa­gna; ci sono le dichia­ra­zioni della can­di­data del Par­tido Popu­lar al comune di Madrid, Espe­ranza Aguirre, che vor­rebbe ripu­lire la città dai senza tetto, che «danno una brutta imma­gine di Madrid ai turi­sti»; ci sono i par­titi con­ser­va­tori, che stre­pi­tano con­tro una sup­po­sta «emer­genza immi­gra­zione» fab­bri­cata a loro uso e consumo.

E poi, final­mente, c’è una noti­zia di quelle che aprono uno spi­ra­glio al buon senso e alla solidarietà.

Anto­nio Miguel Car­mona, can­di­dato socia­li­sta alla pre­si­denza della regione di Madrid, ha pro­po­sto l’introduzione di un docu­mento d’identità locale per chiun­que ne fac­cia richie­sta, che garan­ti­sca l’accesso ai ser­vizi sani­tari, ai tra­sporti e per­sino alle case muni­ci­pali. Si tratta di un’iniziativa molto impor­tante: un sus­sulto per un Psoe un po’ a corto di idee, che inverte com­ple­ta­mente la ten­denza alla tol­le­ranza zero del Par­tido popu­lar, che nel 2012 aveva revo­cato l’assistenza sani­ta­ria agli immi­grati irre­go­lari. E marca le distanze anche rispetto alla nuova destra dal volto pulito, incar­nata da Ciu­da­da­nos, ormai uno degli avver­sari diretti del Psoe, anch’esso con­tra­rio all’accesso degli immi­grati «irre­go­lari» ai ser­vizi pub­blici. Final­mente, ver­rebbe da dire, qual­cosa di sini­stra nel discorso sei socia­li­sti, in crisi di iden­tità e di voti, asfis­siati, a livello locale e nazio­nale, dalla morsa di Pode­mos e Ciudadanos.

L’iniziativa, che nasce da un’idea per­so­nale di Car­mona, non è ancora rati­fi­cata uffi­cial­mente in sede nazio­nale, anche se il Psoe ha già fatto sapere di appog­giare la pro­po­sta, che sarà pro­ba­bil­mente rie­la­bo­rata ed inclusa nel pro­gramma per le poli­ti­che di novembre.

Intanto, da destra, qual­cuno parla di pro­pa­ganda elet­to­rale. In realtà la misura si rivolge soprat­tutto a per­sone senza docu­menti e, quindi, senza diritto di voto, per cui la sua diretta riper­cus­sione elet­to­rale sarà pre­ve­di­bil­mente limi­tata. «È una que­stione di diritti umani, non di cal­colo elet­to­rale, spiega Car­mona. Abbiamo voluto rispon­dere a una richie­sta non det­tata dai mer­cati, ma dalla neces­sità delle per­sone». «Chi vive qui – ha pro­se­guito il can­di­dato socia­li­sta in un’intervista al País — deve poter eser­ci­tare i suoi diritti: un’iniziativa di que­sto genere è già stata presa con suc­cesso a New York dal sin­daco Bill de Bla­sio». In realtà non c’è nep­pure biso­gno di attra­ver­sare l’oceano per tro­vare un pre­ce­dente. Basta spo­starsi di pochi chi­lo­me­tri da Madrid, fino a Fuen­la­brada, cit­ta­dina di 210mila per­sone nella cin­tura urbana della capi­tale di un paese che nono­stante la crisi, l’aumento della povertà e lo sfi­lac­cia­mento sociale, non ha mai ceduto a derive xenofobe.

La tes­sera – una spe­cie di suc­ce­da­neo locale del docu­mento nazio­nale di iden­tità – era una delle pro­messe elet­to­rali dell’attuale sin­daco Manuel Robles, inca­ri­cato peral­tro di coor­di­nare la parte sui ser­vizi sociali del pro­gramma qua­dro del Psoe per le muni­ci­pali. In due anni, sono state distri­buiti più di 10mila docu­menti. «La tes­sera — spiega il sin­daco di Fuen­la­brada — dà accesso a tutti i ser­vizi sociali. L’unico requi­sito è che la per­sona viva nel nostro comune. Non chie­diamo nulla, nes­sun docu­mento: in que­sto modo anche gli immi­grati irre­go­lari entrano nel pro­gramma di assi­stenza muni­ci­pale alle stesse con­di­zioni di qual­siasi altro cit­ta­dino». Ora sarà inte­res­sante vedere se la misura sarà estesa ad altri muni­cipi, come sarà accolta e che spa­zio occu­perà nel pro­gramma nazio­nale. E, nel pro­ba­bile caso di alleanze per il governo di Madrid tra Pose e altri par­titi, come sarà difesa que­sta pro­po­sta, che finora è una delle più inte­res­santi tra quelle dei vari par­titi in cam­pa­gna elet­to­rale. Al Psoe il merito indi­scu­ti­bile di aver messo sul tavolo un’iniziativa ori­gi­nale, chiara ed effet­ti­va­mente neces­sa­ria dopo una legi­sla­tura di tagli ai diritti sociali e tre anni di esclu­sione sani­ta­ria degli immi­grati sin pape­les voluta, per legge, dal Par­tido popular.



Related Articles

Ankara, ora è guerra contro l’Isis

Loading

Turchia. Erdogan autorizza l’uso delle basi contro lo Stato islamico al confine con la Siria

LE RAGIONI DEL NUOVO GELO

Loading

WASHINGTON. SCHIAFFO e controschiaffo, non proprio Guerra Fredda, ma gelata sui campi di una rivalità mai davvero superata, la decisione presa da Obama di non concedere a Putin il rituale incontro “faccia a faccia” era inevitabile, mentre si alza anche una possibile tempesta attorno alle Olimpiadi invernali di Sochi 2014. Lo era proprio per una questione di “faccia”.

Il governo italiano mente a Strasburgo sul reato di tortura

Loading

Il Consiglio d’Europa chiede all’Italia di applicare la sentenza Cedu per il G8 di Genova. L’esecutivo Meloni rassicura, ma nelle commissioni parlamentari sono già incardinate le proposte di legge di Fd’I

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment