Meno poteri a Varoufakis Tsipras paga la cambiale all’Europa e alla Merkel

by redazione | 28 Aprile 2015 9:01

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Alexis Tsipras “commissaria” Yanis Varoufakis per accelerare i negoziati con l’ex Troika. Il premier ellenico ha ridisegnato ieri il team di negoziatori di Atene con Bce, Ue e Fmi, relegando a un ruolo più marginale il vulcanico ministro delle Finanze, pesantemente contestato dagli omologhi europei all’ultimo Eurogruppo di Riga. «Confermiamo a Varoufakis la nostra fiducia», ha garantito un portavoce di Syriza annunciando la sua nomina a responsabile della nuova squadra. Più che di una promozione, però, si tratta di una rimozione. Il presidente del Consiglio ha affidato a Euclid Tsakalotos, fedelissimo viceministro degli esteri, il ruolo di coordinatore operativo e politico, sfilando a Varoufakis il volante. Di più: Nikos Theokarakis, braccio destro del ministro delle finanze, è stato sostituito come capofila degli incontri con il Brussels Group da un uomo dell’entourage di Yannis Dragasakis, vicepremier e coordinatore economico del governo, molto apprezzato dai creditori, uscito come il vero vincitore di questo scontro.
Il segnale del rimpasto è chiaro: Tsipras, aperta una linea diretta con Angela Merkel, ha messo sul piatto la testa del più “combattivo” dei suoi uomini per provare ad accelerare verso un’intesa in grado di sbloccare l’ultima tranche di aiuti necessaria ad Atene per evitare il default. «La linea continua a dettarla il partito», minimizzano fonti di Syriza. Possibile. I mercati però sono convinti che il passo indietro avvicini un accordo e hanno festeggiato: la Borsa di Atene ha guadagnato il 4 per cento (+9 per cento le banche) mentre il rendimento dei triennali è sceso di tre punti al 24 per cento. «Varoufakis è un freno per le trattative – ha detto Dora Bakoyanni in una delle rare uscite pubbliche dell’opposizione di Nea Demokratia –. Il minimo che dovrebbe fare è dimettersi».
Il nuovo team negoziale ellenico non ha avuto nemmeno il tempo di fare rodaggio. Ieri c’è stato il primo appuntamento in teleconferenza con il Brussels group. Domani ci sarà un incontro ufficiale tra le parti. E nelle prossime ore raccoglierà in un’unica legge da presentare in Parlamento le proposte di riforme già messe sul tavolo. Tsipras, con un altro gesto di buona volontà nei confronti dei creditori, ha costituito una task force di tecnici per aiutare gli uomini di Bce, Ue e Fmi in missione ad Atene, un’altra delle iniziative chieste dall’ex-Troika. «C’è spazio per un accordo, non esistono piani B», ha detto il ministro all’economia italiano Pier Carlo Pa- doan, negando che Varoufakis sia stato «insultato » a Riga.
Si vedrà nelle prossime ore se Tsipras, pagando questa cambiale, sarà davvero riuscito a sbloccare l’impasse. La Grecia di Syriza intanto non molla la presa contro le presunte tangenti pagate da aziende tedesche nel paese a inizio millennio. Sette manager della Daimler sarebbero stati indagati ieri con l’accusa di aver pagato 2 milioni di euro di mazzette per vendere veicoli militare all’esercito ellenico.
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