Oggi studenti in piazza contro la “ Buona scuola ” di Renzi

Oggi studenti in piazza contro la “ Buona scuola ” di Renzi

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Tutto quello che è stato detto sulla « Buona scuola » da Renzi è falso. Ciò non toglie che il Con­si­glio dei Mini­stri pre­vi­sto per oggi alle 17,30 — sem­pre che non venga fatto slit­tare per la quarta volta con­se­cu­tiva — potrebbe appro­vare il con­tra­rio delle «indi­scre­zioni» pub­bli­cate fino ad oggi. Un governo che non rie­sce a deci­dere su nulla ha infatti lasciato campo ai retro­scena più inve­ro­si­mili, anche se a pen­sar male si fa pec­cato ma spesso ci si prende. L’ultima noti­zia, non con­fer­mata nè smen­tita, ieri è stata quella della retro­mar­cia sulla meri­to­cra­zia che avrebbe dovuto cam­biare per sem­pre la car­riera dei docenti. Ebbene, dopo avere spe­cu­lato per sei mesi sem­bra pro­prio che Renzi abbia deciso di non abo­lire gli scatti di anzia­nità. Il merito sarà pre­miato sulla base di «risorse aggiun­tive» che ancora non ci sono.
Il pila­stro della «Buona Scuola » sarebbe dun­que venuto meno, insieme alla pro­messa fatta da Renzi alla Cei sui soldi alle scuole pari­ta­rie in mag­gio­ranza cat­to­li­che. Nell’ultima ver­sione del testo del Ddl ver­reb­bero con­cessi sol­tanto ai geni­tori che hanno figli iscritti nelle scuole del primo ciclo: ele­men­tari e medie­li­bero com­prese. Veniamo al capi­tolo deci­sivo sul numero delle assun­zioni. Sono 50 mila, 100 mila, 150 mila pre­cari dalle Gae? Ancora ieri la neb­bia era altis­sima e il mini­stro Boschi, par­lando per conto della col­lega Gian­nini durante il que­stion time ieri alla Camera, ha spie­gato che le immis­sioni in ruolo pro­ce­de­ranno «a par­tire dalle gra­dua­to­rie a esau­ri­mento e dai vin­ci­tori di con­corso 2012». Nulla ha però detto il mini­stro sulla voce secondo la quale, con­tra­ria­mente al pro­getto ini­ziale della «Buona Scuola», non dovreb­bero essere assunti gli ido­nei al «con­cor­sone» del 2012. La «noti­zia» è inve­ro­si­mile, ma il frul­la­tore delle indi­scre­zioni azio­nato dall’imbarazzato silen­zio del governo ieri è riu­scito a pro­durre anche que­sto. Tutto può acca­dere nel regime dell’«annuncite» di Mat­teo Renzi. Anche nulla. Oggi, forse, sapremo.

L’unica cosa certa sono i corpi. Quelli degli stu­denti che sta­mat­tina scen­de­ranno nelle strade di 40 città per pro­te­stare con­tro una riforma che isti­tui­sce il «pre­side mana­ger», spezza defi­ni­ti­va­mente gli orga­ni­smi demo­cra­tici dell’autonomia sco­la­stica, intro­duce pos­senti dosi di valu­ta­zione gerar­chica per divi­dere stu­denti e i docenti. A Roma il cor­teo pro­mosso dall’Unione degli Stu­denti (Uds) par­tirà dalle 10 da piazza della Repub­blica verso piazza Sant’Andrea della Valle. A Milano il cor­teo parte da Largo Cai­roli alle 9.30. A Torino alle 9 da piazza Arbe­rello. A Bolo­gna, stessa ora, da piazza del Net­tuno. A Bari raduno in piazza Umberto. A Napoli a piazza Gari­baldi. Cor­tei pre­vi­sti anche a Cata­nia e Cagliari.

L’alternativa soste­nuta dagli stu­denti è la legge di ini­zia­tiva popo­lare «Lip» insieme alle pro­po­ste dell’Altrascuola. «È neces­sa­rio costruire una riscossa demo­cra­tica a livello euro­peo che parta dalla gra­tuità dell’istruzione, dal red­dito di base, da un lavoro di qua­lità e pagato» scri­vono in una nota con­giunta l’UdS, la Rete della Cono­scenza e Link Coor­di­na­mento Uni­ver­si­ta­rio. Insieme par­te­ci­pe­ranno alla coa­li­zione «ibrida» di «Bloc­kupy», la mani­fe­sta­zione dei movi­menti, dei sin­da­cati e delle sini­stre euro­pee con­tro la Bce a Fran­co­forte il 18 marzo. «Con­tro il piano Renzi e a favore della legge d’iniziativa popo­lare Lip» pro­te­sta oggi anche l’Unicobas davanti alla pre­si­denza del con­si­glio a Roma.



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