La Dna ha invitato il Parlamento a «bilanciare i contrapposti interessi». Se, da un lato, «bisogna riconoscere il diritto alla salute dei cittadini», dall’altro occorre tenere conto delle «ricadute che la depenalizzazione avrebbe in termini di deflazione del carico giudiziario, di liberazione di risorse delle forze dell’ordine e magistratura per il contrasto di altri fenomeni criminali e, infine, di prosciugamento di un mercato che, almeno in parte, è di appannaggio di associazioni criminali agguerrite». D’altronde, c’è un dato, fornito dalla stessa Dna, che fa riflettere: il mercato illegale oggi vende fra 1,5 e 3 milioni di chilogrammi l’anno di cannabis, «quantità che soddisfa una domanda di mercato di dimensioni gigantesche». Un volume che consentirebbe a ciascun cittadino italiano (compresi vecchi e bambini) un consumo di circa 25-50 grammi a testa, pari a circa 100-200 dosi. «Il problema — dice Della Vedova — non è più dichiararsi favorevole o contrario alla legalizzazione, piuttosto è regolare un mercato che è già libero. Occorre disciplinare, limitare e penalizzare l’uso delle droghe leggere, sul modello di quanto si fa per alcol e tabacco. Perché la repressione, finora, ha avuto costi altissimi. E non è servita a contenere i consumi di hashish e marijuana ». ( e. la.)
“ Legalizziamo la cannabis ”, pronta la legge bipartisan
Print this article Font size -16+
ROMA . Un intergruppo che, prima ancora di iniziare i lavori, ha già riunito sessanta parlamentari. E che si prefigge l’obiettivo di predisporre e fare approvare una legge per rendere la cannabis legale. L’iniziativa è di Benedetto Della Vedova, sottosegretario agli Esteri, senatore del gruppo misto e soprattutto radicale d’origine. Sulla base di un movimento d’opinione che ha unito da Umberto Veronesi a Roberto Saviano, decolla un organismo parlamentare trasversale: ad aderirvi deputati del Pd di fede strettamente renziana (Roberto Giachetti) e non (Pippo Civati), grillini e fuoriusciti da M5S, persino un nome di spicco di Forza Italia come l’ex ministro della Difesa Antonio Martino. L’intergruppo avvia la sua attività anche sullo slancio dell’esplicito suggerimento contenuto nella relazione annuale della Direzione nazionale antimafia: «Davanti all’oggettiva inadeguatezza di ogni sforzo repressivo, spetterà al legislatore valutare se sia opportuna una depenalizzazione della materia».
Tags assigned to this article:
Benedetto Della Vedovacannabislegalizzazione della cannabismarijuanaprobizionismoRoberto SavianoUmberto VeronesiRelated Articles
“Altro che artisti, i writer vadano in carcere” così le città vogliono cancellare i graffiti
Dopo la condanna di Milano, linea dura a Bologna. Il sindaco di Bari: pene esagerate
Con 71.643 prof parte la lotteria delle cattedre «Buona Scuola»
Docenti. Assunti 29 mila, a novembre 55 mila regolarizzati. Il governo esulta. Renzi a chi sarà costretto a partire dal Sud: «Un sogno si corona». La Cisl: «Dietro le cifre, la realtà è diversa»
Il Ricordo di Piazza della Loggia senza Arrendersi a 38 Anni di Buio
«Le fiabe sono vere: i draghi esistono ma si possono sconfiggere». Lo hanno scritto ieri i ragazzi delle scuole in Piazza della Loggia a Brescia nel giorno in cui si ricorda l’anniversario dell’attentato (una bomba in un cestino dei rifiuti) che il 28 maggio 1974 uccise otto persone e ne ferì un centinaio durante una manifestazione sindacale.
No comments
Write a comment
No Comments Yet!
You can be first to comment this post!