Grecia, l’Europa concede 2 miliardi di aiuti
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Bruxelles Fa un passo avanti la difficile trattativa sul salvataggio della Grecia. Il premier ellenico di estrema sinistra Alex Tsipras ottiene due miliardi dalla Commissione europea per rispettare la sua promessa elettorale di aiuti alla parte della popolazione finita in povertà. La cancelliera tedesca di centrodestra Angela Merkel impone una «accelerazione» nella presentazione di una «lista completa» di riforme, decise ad Atene purché rispettino gli obiettivi di Berlino.
Sono questi gli effetti principali della riunione ristretta organizzata giovedì notte dal presidente polacco del Consiglio europeo Donald Tusk, alla fine della prima giornata del summit dei 28 capi di governo a Bruxelles, dove Tsipras si è confrontato con Merkel davanti al presidente francese François Hollande e ai numeri uno di tre istituzioni Ue, Mario Draghi (Bce), il lussemburghese Jean-Claude Juncker (Commissione) e l’olandese Jeroen Dijsselbloem (Eurogruppo).
Ne è uscito perfino un comunicato congiunto per far attuare «più rapidamente possibile» l’accordo concluso all’Eurogruppo dei 19 ministri finanziari il 20 febbraio scorso. Tsipras ottiene che il negoziato prosegua a Bruxelles, riducendo l’invadenza nella sua capitale della troika dei creditori (composta da Commissione, Bce e Fmi di Washington). Merkel mantiene missioni «informative» di tecnici delle stesse tre istituzioni ad Atene e il blocco dei 7,2 miliardi di aiuti fino al rispetto degli impegni.
Hollande ha detto che il vertice ristretto sulla Grecia ha prodotto «uno spirito di fiducia reciproca», che lo rende «fiducioso che troveremo una soluzione». Il premier Matteo Renzi, pur escluso da questa riunione, l’ha definita «molto positiva». Tsipras ha riferito che anche Draghi si è detto ora «più ottimista» sulla Grecia, rispetto al recente passato.
Il premier greco e la cancelliera tedesca, nelle rispettive conferenze stampa, hanno ribadito di aver ottenuto quello che chiedevano. Tsipras ha spiegato i contrasti con le «opposte visioni» sull’economia del suo partito di estrema sinistra rispetto a quello di centrodestra di Merkel. Domani i due ministri degli Esteri, il tedesco Frank-Walter Steinmeier e il greco Nikos Kotzias, si vedranno a Berlino per preparare l’incontro Tsipras-Merkel di lunedì prossimo. La cancelliera ha detto di non aspettarsi la «lista completa» di riforme, che va presentata all’Eurogruppo (già pronto a organizzare una riunione straordinaria) attenendosi «a ogni paragrafo» dell’accordo del 20 febbraio. Tsipras ha escluso il rischio di insolvenza di Atene nel «breve termine». E ha detto che troverà «800 milioni» con riforme anti-evasione fiscale.
Ivo Caizzi
Ne è uscito perfino un comunicato congiunto per far attuare «più rapidamente possibile» l’accordo concluso all’Eurogruppo dei 19 ministri finanziari il 20 febbraio scorso. Tsipras ottiene che il negoziato prosegua a Bruxelles, riducendo l’invadenza nella sua capitale della troika dei creditori (composta da Commissione, Bce e Fmi di Washington). Merkel mantiene missioni «informative» di tecnici delle stesse tre istituzioni ad Atene e il blocco dei 7,2 miliardi di aiuti fino al rispetto degli impegni.
Hollande ha detto che il vertice ristretto sulla Grecia ha prodotto «uno spirito di fiducia reciproca», che lo rende «fiducioso che troveremo una soluzione». Il premier Matteo Renzi, pur escluso da questa riunione, l’ha definita «molto positiva». Tsipras ha riferito che anche Draghi si è detto ora «più ottimista» sulla Grecia, rispetto al recente passato.
Il premier greco e la cancelliera tedesca, nelle rispettive conferenze stampa, hanno ribadito di aver ottenuto quello che chiedevano. Tsipras ha spiegato i contrasti con le «opposte visioni» sull’economia del suo partito di estrema sinistra rispetto a quello di centrodestra di Merkel. Domani i due ministri degli Esteri, il tedesco Frank-Walter Steinmeier e il greco Nikos Kotzias, si vedranno a Berlino per preparare l’incontro Tsipras-Merkel di lunedì prossimo. La cancelliera ha detto di non aspettarsi la «lista completa» di riforme, che va presentata all’Eurogruppo (già pronto a organizzare una riunione straordinaria) attenendosi «a ogni paragrafo» dell’accordo del 20 febbraio. Tsipras ha escluso il rischio di insolvenza di Atene nel «breve termine». E ha detto che troverà «800 milioni» con riforme anti-evasione fiscale.
Ivo Caizzi
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