Francia verso i ballottaggi Valls contro Sarkozy “Fermiamo l’onda Le Pen”

Francia verso i ballottaggi Valls contro Sarkozy “Fermiamo l’onda Le Pen”

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PARIGI . Una Francia divisa in tre. Una cartina elettorale del paese che alterna sempre meno rosa, il colore del partito socialista, a tanto azzurro, quello dell’Ump vittorioso ma anche una nuova tonalità: il blu scuro del Front National che ormai conquista a macchia la Francia, da nord a sud. Anche se i risultati definitivi si conosceranno solo domenica prossima, con l’esito dei ballottaggi, un dato è già evidente. Marine Le Pen è riuscita a imporre i suoi candidati in metà degli scrutini del secondo turno e provoca persino 314 triangolari (ossia quando tre partiti hanno superato la soglia del 12,5%, permettendo agli elettori una scelta a tre): un record nella storia degli scrutini locali. Le Pen, al contrario del padre Jean-Marie che aveva sempre snobbato le elezioni locali, ha capito subito che per fare sul serio bisognava mettere radici sul territorio. Cantone dopo cantone, dipartimento dopo dipartimento, ha portato il suo Front National al 25,24%. Anche se non arriva in testa, il partito di estrema destra raccoglie un consenso che fino a qualche anno fa nessuno avrebbe immaginato. Il quadro è chiaro: sono 500 i ballottaggi in cui l’Fn affronta l’Ump, 280 in cui sfida il Ps, 365 quelle del Ps contro l’Ump e 314 sono i triangolari Ump-Ps-Fn. Una marea montante che però Sarkozy e suoi alleati centristi con il 29,4% hanno in qualche modo frenato. I socialisti con il 21,8%, meglio del disastroso 14% delle europee anche se i candidati della sinistra sono stati eliminati al secondo turno in un quarto delle circoscrizioni. È l’effetto anche della divisione della gauche: se ci fossero state liste unitarie, quasi metà dei candidati sarebbe passato. Il premier Manuel Valls farà ancora campagna nei prossimi giorni per mobilitare in extremis chi è rimasto a casa: l’astensionismo è stato minore del previsto (49%) ma si tratta pur sempre di metà degli elettori. Il primo test elettorale per Sarkozy tornato alla ribalta è stato un successo. La destra è stata la più votata in 821 cantoni, i socialisti e i loro alleati in 512 e l’Fn in 326. I dati potranno variare al secondo turno: entro stasera alcuni candidati potranno ritirarsi per appoggiare altri. Le Pen ha esortato a «scegliere il Fn», sottolineando che di fronte a sfide tra Ump e Ps, gli elettori del movimento nazionalista avranno «libertà di voto». Al contrario fa discutere il «néné » di Sarkozy: l’ex presidente ha invitato a non votare né per i frontisti né per i socialisti nei dipartimenti in cui i candidati dell’Ump sono stati eliminati. «È un errore politico e morale» attacca Valls, il quale invece ha chiarito che in quei dipartimenti in cui il candidato di sinistra è stato eliminato, bisognerà votare contro il partito di Le Pen «senza esitazioni». Secondo uno studio Ifop, nel caso di sfida tra Ps e Fn, gli elettori dell’Ump faranno comunque di testa loro: voteranno tra sinistra (52%) ed estrema destra (48%). Più disciplinati invece gli elettori socialisti: 85% è pronto a turarsi il naso per votare Ump, mentre un 15% vuole la preferenza al Fn.


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