Approvata la riforma della scuola. La scelta del governo sul falso in bilancio

by redazione | 13 Marzo 2015 9:56

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ROMA «Questa è la riforma principale per il nostro Paese ne siamo sempre più convinti ed orgogliosi». Il Consiglio dei ministri dura poco più di un’ora. Approvata, dice Renzi in conferenza stampa, la riforma della scuola, avviato solo l’esame di quella della Rai, che dovrebbe essere completato la prossima settimana.
Come previsto la forma è il disegno di legge, resta la corsa contro il tempo, anche per far scattare tutte le assunzioni previste dal provvedimento: «Siamo pronti a correre insieme al Parlamento e pronti a sfidare il Parlamento: se vogliono fare meglio di noi lo facciano, basta che facciano presto, con il senso dell’urgenza, l’Italia non ha tempo da perdere», chiosa il premier.
I punti salienti sono il merito («è la prima volta che viene realmente introdotto»), una più forte autonomia scolastica, un ruolo del preside potenziato e valutato come una sorta di capo azienda.
Le novità sono tante: «La scelta dell’organico funzionale porta a superare il meccanismo delle classi pollaio». Altra innovazione: «Per la carta del prof abbiamo deciso 500 euro per le spese culturali». Restano gli scatti di anzianità, aggiunge ancora il premier, «ma con una cifra aggiuntiva sul merito. Le modalità su cui ciascuna scuola premierà saranno decise dal preside». Soprattutto «non ci saranno più i supplenti», la figura sparirà «per quasi tutte le classi di concorso già dal primo settembre 2015».
Il ddl sulla Rai sarà approvato la settimana prossima: Renzi traccia alcune delle linee della discussione iniziata in Consiglio: dovranno essere «i più bravi a guidare la Rai, immaginiamo un cda più ristretto, la cui maggioranza sia eletta dal Parlamento in seduta comune e con un membro espressione dei dipendenti Rai. Il governo crediamo abbia il dovere più che il diritto di individuare il capo azienda che deve passare dal voto di conferma del cda». Una difesa d’ufficio: «Leggo stravaganti ricostruzioni: Renzi vuole mettere le mani sulla Rai. Però vorrei segnalare come funziona ora la Rai, con la Gasparri. Alla Rai noi vogliamo dare ossigeno. Quello che è importante è che il capo azienda possa decidere senza perdere tempo in mediazioni».
Rinviate alla settimana prossima le nomine legate alla spending review. Approvato invece il decreto che modifica il codice penale introducendo una nuova causa di non punibilità per tenuità del fatto, quando l’offesa arrecata è considerata di limitata rilevanza. Il principio alla base delle nuove norme prevede che quando l’offesa sia tenue e segua ad un comportamento non abituale lo Stato possa demandare alla sede civile la relativa tutela. La risposta sanzionatoria dovrà quindi tener conto dell’entità dell’offesa, delle circostanze del fatto, della personalità dell’autore e della natura del bene tutelato. Il varo definitivo di questo decreto può preludere alla presentazione dell’emendamento del governo sul falso in bilancio nel ddl corruzione. Altra misura: le pene per i furti in appartamento raddoppiano. Fissato anche l’election day, prima domenica utile il 31 maggio per le elezioni regionali e amministrative.
Marco Galluzzo
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