Taglio del debito Parigi e gli Usa: aiutare la Grecia
Varoufakis continua ad azzeccare le mosse che lo stanno trasformando in una superstar mediatica. Dopo aver scritto un libro contro l’imperialismo economico americano, sbertucciato la troika, evocato la decrescita felice, abolito la cravatta, reclamato l’Europa dei popoli invece di quella dei banchieri, ha dimostrato anche di fare spending review in prima persona. Per andare dal collega francese, Varoufakis è volato in economy. All’arrivo le foto del governante no frills si sono propagate sui social network. Lo si potrà sospettare di populismo, ma la sua fama cresce. Attenzione però ai contraccolpi quando fra qualche mese arriverà ad Atene la fattura della banca d’affari Lazard. Varoufakis userà gli esperti Usa come consulenti per l’eventuale ristrutturazione del debito. Nel 2010 la Lazard era stata chiamata anche al capezzale greco, ma l’indicazione era stata di non fallire e scegliere invece il salvataggio oneroso che non piace al ministro low cost. La tesi di Varoufakis è che servì a «salvare le banche e mettere il peso del fallimento sulle spalle dei cittadini».
Andrea Nicastro
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