Sbarchi, l’Europa dà 13 milioni all’Italia
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BRUXELLES Parla in italiano alla fine della sua conferenza stampa, Dimitris Avramopoulos, commissario Ue all’immigrazione, affari interni e sicurezza: «L’Italia non è sola, l’Europa è al suo fianco».
Questo è il nocciolo di quanto ha appena annunciato: di fronte all’emergenza degli sbarchi dalla Libia e da tutto il Nord Africa, la Commissione europea ha stanziato un nuovo finanziamento di 13,7 milioni di euro a favore del governo italiano, soldi tratti dal Fondo di asilo, migrazione e integrazione, «per affrontare al meglio la gestione del forte afflusso di richiedenti asilo e migliorare la situazione locale».
Ma soprattutto, è stato deciso di estendere «almeno fino alla fine del 2015» l’operazione di ricerca e soccorso in mare « Triton », sostenuta e di nuovo rafforzata dalla precedente missione «Frontex». « Triton » era stata bombardata di critiche nelle scorse settimane, davanti alle nuove centinaia di morti e di sbarchi in arrivo. Ora, la prospettiva dovrebbe cambiare. Da Washington, dove si trova in visita ufficiale, commenta infatti il ministro dell’Interno Angelino Alfano: «Finalmente è chiaro che l’immigrazione non è una questione dei ministri dell’Interno italiano o di un altro Paese, è una grande questione strategica di politica estera e internazionale, dell’Europa ma anche di tutta la comunità mondiale». E ancora: «Questi flussi non nascono perché i migranti arrivano per caso, ma perché scappano da guerre e persecuzioni e perché l’instabilità libica fa pagare all’Italia un costo altissimo. E allora siamo molto contenti che l’Europa abbia ulteriormente ribadito, con un risultato anch’esso italiano, che l’Italia non è sola».
Da Roma, fonti della Farnesina fanno notare che tutto ciò «è anche un risultato della “sveglia internazionale” che il governo italiano ha voluto dare alla comunità internazionale sulla Libia, segnale di cui l’altra faccia è l’intervento di ieri dell’Italia al Consiglio di sicurezza Onu». A tirare le prime conclusioni dal punto di vista di Bruxelles, è ancora il commissario Avramopoulos: «Non possiamo sostituirci all’Italia nella gestione delle sue frontiere esterne, ma siamo pronti a reagire rapidamente a qualsiasi richiesta di aumentare le risorse per Triton » .
Luigi Offeddu
Ma soprattutto, è stato deciso di estendere «almeno fino alla fine del 2015» l’operazione di ricerca e soccorso in mare « Triton », sostenuta e di nuovo rafforzata dalla precedente missione «Frontex». « Triton » era stata bombardata di critiche nelle scorse settimane, davanti alle nuove centinaia di morti e di sbarchi in arrivo. Ora, la prospettiva dovrebbe cambiare. Da Washington, dove si trova in visita ufficiale, commenta infatti il ministro dell’Interno Angelino Alfano: «Finalmente è chiaro che l’immigrazione non è una questione dei ministri dell’Interno italiano o di un altro Paese, è una grande questione strategica di politica estera e internazionale, dell’Europa ma anche di tutta la comunità mondiale». E ancora: «Questi flussi non nascono perché i migranti arrivano per caso, ma perché scappano da guerre e persecuzioni e perché l’instabilità libica fa pagare all’Italia un costo altissimo. E allora siamo molto contenti che l’Europa abbia ulteriormente ribadito, con un risultato anch’esso italiano, che l’Italia non è sola».
Da Roma, fonti della Farnesina fanno notare che tutto ciò «è anche un risultato della “sveglia internazionale” che il governo italiano ha voluto dare alla comunità internazionale sulla Libia, segnale di cui l’altra faccia è l’intervento di ieri dell’Italia al Consiglio di sicurezza Onu». A tirare le prime conclusioni dal punto di vista di Bruxelles, è ancora il commissario Avramopoulos: «Non possiamo sostituirci all’Italia nella gestione delle sue frontiere esterne, ma siamo pronti a reagire rapidamente a qualsiasi richiesta di aumentare le risorse per Triton » .
Luigi Offeddu
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