Il «ColomboTelegraph» rivela che Rajapaksa si rende conto all’alba che il voto volge al peggio e convoca – su consiglio del ministro di Giustizia – il procuratore generale e il capo dell’esercito e della polizia. Propone un blitz per bloccare la conta ed esige carte che provino un pericolo per la democrazia. Ma i tre dicono no tanto che Rajapaksa ammette la sconfitta che non è poi così clamorosa visto che Sirisena chiude con meno del 52%.
Se il fallito putsch è vero come sembra, per l’ex presidente potrebbe finir male sempre che non vi sia un accordo tra i due. «Lo escludo – dice un professionista di Colombo che conosce bene la macchina del governo – ma Sirisena starà attento: Rajapaksa ha avuto molti voti, specie nella campagne del centro Sud grazie a piccoli investimenti a favore degli agricoltori e grazie… alla generale ignoranza dei contadini».
E il neo presidente, a capo di una larghissima intesa che lo sostiene, non vuole scontentare nessuno.