Tanto che, mentre a Roma il direttore della Fondazione Migrantes snocciolava i dati in occasione della 101ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiato che si celebra domenica prossima, a Palermo il ministro Alfano, riferendo a una seduta della commissione antimafia della Regione Sicilia i dati aggiornati al 31 dicembre 2014, lanciava l’allarme per «3.707 migranti minori scomparsi dai centri di accoglienza in Italia, su 14.243 registrati a seguito degli sbarchi nelle nostre coste». Una notizia che la senatrice Donella Mattesini, capogruppo Pd in commissione bicamerale infanzia e adolescenza, ha chiesto di approfondire invitando il titolare del Viminale a riferire in Senato.
«Alcuni in maniera sciocca hanno più volte» lanciato l’allarme «invasione», ricorda monsignor Perego che si è detto fermamente contrario ad ogni ipotesi di modifica del Trattato di Schengen, ritenuta «una follia, economia e sociale». Infatti, dei 170.081 migranti arrivati in Italia nel 2014 (erano 56.192 nel biennio 2012– ’13), «le persone accolte e rimaste nelle diverse strutture di prima e seconda accoglienza sono poco meno di 66.000, cioè poco più di un terzo». «Giustamente — ha aggiunto l’arcivescovo di Agrigento — l’Italia per molte persone, in particolare siriani e palestinesi, è stata terra di passaggio per raggiungere famiglie e comunità in altri paesi europei».
Di «dossier Libia» — argomento «fondamentale da affrontare» per gestire il fenomeno dell’immigrazione in Europa — parla anche Matteo Renzi, da Strasburgo: «Nel 2014 sono arrivate in Europa 150 mila persone. Di queste oltre il 90% sono arrivate proprio dalla Libia. L’Occidente — dice — ha qualche responsabilità nei confronti di quel Paese e l’Italia sta lavorando a fianco dell’Onu per fare ogni sforzo per favorire il dialogo fra le fazioni in lotta». Secondo i dati di Migrantes, dalla Libia sono sbarcati in 141.484, al 90% uomini. Nella classifica delle nazionalità di provenienza, seguono Siria (42.425, quasi quadruplicati rispetto al 2013); Eritrea (34.329, più del triplo); Mali (9.908, quasi decuplicati), Nigeria e Gambia . In tutto, i minori sbarcati sono stati 25 mila.
Per queste persone, raccomanda il presidente Giorgio Napolitano in una lettera inviata per l’occasione a Migrantes, «è indispensabile compiere ogni sforzo per garantire i diritti inalienabili» e «il rispetto della loro dignità». Proprio per rivendicare questi diritti, alcuni richiedenti asilo ospiti del Cara di Pian del Lago a Caltanissetta ieri hanno bloccato la Strada Provinciale 5 suscitando le proteste degli automobilisti, degenerate poi in disordini e lancio di sassi. La protesta è rientrata dopo che i migranti hanno incontrato alcuni dirigenti della questura e della prefettura.