Diversi analisti politici, anche fuori dalla Grecia, sostengono che quella di Syriza e ANEL sia la “peggior coalizione possibile” o comunque un’alleanza “problematica” e insolita. Un giornalista britannico ha anche scritto che è come se Tsipras si fosse alleato con l’UKIP, il partito di estrema destra del Regno Unito guidato da Nigel Farage.
ANEL è l’acronimo di Anexartitoi Ellines (Greci indipendenti) ed è stato fondato nel 2012 da Panos Kammenos, economista ed ex parlamentare di Nea Demokratia, il partito di centrodestra Antonis Samaras che fino a ieri aveva la maggioranza di governo. Kammenos era stato espulso dal gruppo parlamentare di Nea Demokratia per non aver votato, nel 2012, la fiducia all’allora primo ministro Lucas Papademos non condividendo il suo appoggio alle cosiddette politiche di austerità.
Al nuovo partito avevano aderito dieci parlamentari di ND e un parlamentare del Pasok. Nelle varie elezioni che si erano susseguite nel 2012 ANEL aveva ottenuto il 10,6 per cento dei voti e cioè 33 deputati (maggio) e il 7,5 cioè 20 deputati nelle successive votazioni di giugno. Alle elezioni europee del maggio 2014 il partito aveva ottenuto il 3,4 per cento, riuscendo ad eleggere un eurodeputato che aveva aderito al gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei (un gruppo composto da partiti conservatori di destra e di centro-destra che si dichiarano euroscettici). Kammenos ha costruito il suo nuovo partito soprattutto attraverso Internet e i social network.
I Greci Indipendenti sostengono di non avere alcun legame con Nea Demokratia. Sono fortemente nazionalisti, si oppongono al multiculturalismo e all’immigrazione chiedendo la chiusura delle frontiere. Kammenos ha recentemente fatto parlare di sé per aver dichiarato durante un’intervista televisiva che gli ebrei greci pagano meno tasse rispetto agli altri cittadini e che godono di un trattamento preferenziale (per queste due frasi Kammenos è stato accusato di antisemitismo dalla comunità ebraica ellenica). Kammenos ha anche più volte chiesto un comitato permanente e indipendente dai vari partiti politici per chiarire i fatti che hanno portato alla crisi economica della Grecia. La sua teoria è che la Grecia sia vittima di un “complotto internazionale”.
Con Syriza, i Greci indipendenti condividono sostanzialmente solo l’opposizione al piano di salvataggio internazionale della cosiddetta troika (BCE, UE e FMI). Altri sostengono che qualunque altra alleanza avrebbe costretto Tsipras ad ammorbidire la sua posizione nei confronti dell’austerità e della troica e a mettersi d’accordo con vecchi protagonisti della politica greca, al contrario di Kammenos (o più di Kammenos) compromessi con i precedenti governi. Tsipras non ha dato finora alcuna spiegazione sulla scelta di questa alleanza, ma in molti dicono che il futuro primo ministro possa radicalizzare le proprie posizioni contro l’austerità e le politiche dell’UE proprio a causa della presenza di ANEL. Dopo l’annuncio dell’accordo tra Syriza e i Greci Indipendenti il leader di To Potami Stavros Theodorakis (partito di centro che si era dichiarato favorevole a un governo con Tsipras) ha detto che non parteciperà né darà al nuovo governo il suo appoggio esterno.