Lavoro negato ai disabili, lo trova solo uno su quattro

Lavoro negato ai disabili, lo trova solo uno su quattro

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La 23a Giornata internazionale delle persone con disabilità, che cade ogni anno il 3 dicembre, è stata l’occasione per fare un bilancio del rapporto tra società, istituzioni e i 4 milioni di italiani con disabilità. Una valutazione fatta di spending review, scuole poco accessibili e lavoro che non c’è. Secondo i dati diffusi dal ministero del Lavoro, l’84% dei disabili in età lavorativa non ha un impiego e i disoccupati con disabilità iscritti alle liste di collocamento obbligatorio sono 750 mila. Nel 2013 hanno trovato lavoro in 18 mila, uno su 4. La legge 68/99, che prevede quote di assunzioni di disabili, è tra le più disattese. «Le norme — ricorda Michela Brambilla, presidente della commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza — ci sono. Si tratta di farle rispettare. I diritti si devono riconoscere nei fatti, non solo sulla carta».
Un bilancio che parla anche della consapevolezza che l’inclusione porta benefici per tutti. «Si sta passando dal diritto all’assistenza al riconoscimento del potenziale delle persone con disabilità», sottolinea Carlo Franceschetti, coordinatore del Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità. «Parliamo di persone che, se messe nelle condizioni, possono produrre ed essere parte integrante della nostra società», ha chiosato la presidente della Camera, Laura Boldrini. La nascita di una cultura dell’inclusione: un tema su cui torna anche il premier Matteo Renzi, che ha anche annunciato l’aumento di 50 milioni del fondo per le non autosufficienze: «Dobbiamo dire ai nostri ragazzi che questo Paese è meraviglioso anche nell’inclusione, nel farsi carico degli altri: un paese è bello quando ha questo nel Dna». E mentre il papa in mattinata ha abbracciato i disabili e le loro famiglie in Vaticano, il presidente Giorgio Napolitano, accompagnato dai ministri dell’Istruzione Giannini e della Salute Lorenzin, ha aperto il Quirinale a una rappresentanza delle principali associazioni del settore.
Simone Fanti


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