Manager, stipendi bloccati Decreto per l’acciaio di Stato
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ROMA Il classico Decreto milleproroghe di fine anno, che tra l’altro prolunga per tutto il 2015 lo stop agli aumenti di stipendio dei manager pubblici, il provvedimento per il salvataggio dell’Ilva, i decreti legislativi di attuazione della delega fiscale, con la regolamentazione dell’abuso di diritto, e di quelli della delega sul lavoro, con l’avvio del Jobs Act.
È un ordine del giorno piuttosto nutrito quello del Consiglio dei ministri convocato da Matteo Renzi per la vigilia di Natale a Palazzo Chigi, tanto che non si esclude una nuova riunione dell’esecutivo prima della fine dell’anno. Il varo del decreto che apre la porta all’intervento pubblico sull’Ilva di Taranto e dei provvedimenti attuativi del Jobs Act è quasi certo, mentre potrebbe essere necessario ancora qualche giorno per la messa a punto del testo sull’abuso del diritto tributario e il Decreto milleproroghe.
«Di Taranto si sta occupando direttamente Matteo Renzi, che domani porterà il decreto in Consiglio dei ministri» ha detto il sottosegretario al lavoro, Teresa Bellanova. «L’ipotesi è quella di un intervento dello Stato. Davanti a una realtà come questa non possiamo girarci dall’altra parte» ha aggiunto. Per l’Ilva si valuta una modifica della Legge Marzano sulla crisi dei grandi gruppi. Alla guida dovrebbe essere confermato il commissario Piero Gnudi, ma potrebbe esserci anche un secondo commissario. Potrebbe essere Pietro Nardi, che ha appena chiuso la vendita delle acciaierie di Piombino.
Secondo le prime bozze in circolazione, il Decreto milleproroghe dovrebbe contenere il rinvio di alcune scadenze per le assunzioni nel settore pubblico, per l’affidamento dei lavori di edilizia scolastica, per la pubblicazione dei bandi per i lavori contro il dissesto idrogeologico, la proroga del blocco degli adeguamenti automatici degli affitti per gli immobili condotti dalle pubbliche amministrazioni. Vengono prorogati alcuni termini in materia di opere pubbliche previsti dal decreto Sblocca Italia, e viene esteso a tutto il 2015 lo stop agli aumenti di stipendio dei manager pubblici. Possibile anche la sospensione del pagamento delle imposte nelle aree alluvionate della Liguria
«Di Taranto si sta occupando direttamente Matteo Renzi, che domani porterà il decreto in Consiglio dei ministri» ha detto il sottosegretario al lavoro, Teresa Bellanova. «L’ipotesi è quella di un intervento dello Stato. Davanti a una realtà come questa non possiamo girarci dall’altra parte» ha aggiunto. Per l’Ilva si valuta una modifica della Legge Marzano sulla crisi dei grandi gruppi. Alla guida dovrebbe essere confermato il commissario Piero Gnudi, ma potrebbe esserci anche un secondo commissario. Potrebbe essere Pietro Nardi, che ha appena chiuso la vendita delle acciaierie di Piombino.
Secondo le prime bozze in circolazione, il Decreto milleproroghe dovrebbe contenere il rinvio di alcune scadenze per le assunzioni nel settore pubblico, per l’affidamento dei lavori di edilizia scolastica, per la pubblicazione dei bandi per i lavori contro il dissesto idrogeologico, la proroga del blocco degli adeguamenti automatici degli affitti per gli immobili condotti dalle pubbliche amministrazioni. Vengono prorogati alcuni termini in materia di opere pubbliche previsti dal decreto Sblocca Italia, e viene esteso a tutto il 2015 lo stop agli aumenti di stipendio dei manager pubblici. Possibile anche la sospensione del pagamento delle imposte nelle aree alluvionate della Liguria
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